Cinte Tesino, nel 2013 non sono nati bambini

All’anagrafe, dopo il record di 7 del 2012, è tornato lo zero già registrato nel 2006 Il sindaco Buffa: «C’è poco lavoro e le coppie giovani si spostano fuori Conca»


di Silvia Fattore


TESINO. Non c'è stato nessun nato nel 2013 nel Comune di Cinte Tesino, ed era dal 2006 che non si verificava una situazione come questa. Se nel 2012 il piccolo paese di Cinte aveva potuto vantare ben 7 nascite, quasi un record tenendo presente la popolazione della comunità cintese e il trend del Tesino, l'anno scorso la natalità è stata pari a zero. Un duro colpo per un Comune che sta invecchiando sempre di più e che sta assistendo al taglio dei suoi servizi. L'ultimo in ordine cronologico è stato il Centro diurno di Cinte che verrà chiuso a fine mese lasciando senza lavoro due persone, e senza centro diurno un'intera conca.

«E' vero che l'anno scorso è andata così - ha voluto precisare il sindaco Celestino Buffa - ma ad oggi ci sono già tre famiglie in dolce attesa, anche se il basso tasso di natalità nella nostra valle è una dato di fatto e non si può negare. Però c'è da dire che se la Provincia invece che aiutarci ci taglia i servizi noi non possiamo fare niente. Poco lavoro significa far andar via quelle già poche famiglie giovani che ci sono in zona. Noi come comune stiamo facendo il possibile, ma occorre che chi è più in alto di noi ci aiuti piuttosto che renderci la situazione ancora più difficile».

Se Cinte nel 2013 non ha avuto nessun nato, la situazione non è stata poi così migliore negli altri due paesi del Tesino. Castello ha appeso solo 5 fiocchi, e Pieve 3. Otto bambini in tutta la valle.

A causa di questi numeri a rischio c'è un altro servizio: l'asilo nido. Questo era stato aperto l'anno scorso a Cinte e ad oggi è stato trasferito temporaneamente a Castello per permetterne la ristrutturazione e l'adeguamento. Gli scritti, però, fin da subito sono stati pochi e hanno creato dei problemi in termini di costi alla Cooperativa che ha il compito di gestire la struttura.

Inutile dire che una comunità con pochi nati non ha futuro, perché dove i numeri sono bassi arrivano anche i tagli ai servizi. Da questo punto di vista il Tesino non sta attraversando un bel periodo. La popolazione è sempre più vecchia e la difficile situazione occupazionale del territorio non aiuta certo le cose.

Urge un rilancio economico della valle per permettere ai giovani di restare, «e una maggiore attenzione a queste problematiche da parte della Provincia - aggiunge sempre Celestino Buffa - che come nel caso del Centro diurno di Cinte ha dimostrato di aiutare solo quei centri che sono già forti, abbandonando le piccole realtà come quella dei tre Comuni della conca al loro destino».

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