Certificati? Li stamperemo da casa

Il progetto del Comune punta a sfruttare la «rivoluzione» del microchip


Chiara Bert


TRENTO. Stamparsi il certificato di residenza o lo stato famiglia direttamente da casa, senza dover andare all'ufficio anagrafe. Potrebbe essere uno scenario non troppo lontano con l'arrivo delle nuove tessere sanitarie dotate di microchip. Il Comune di Trento sta studiando uno sviluppo del sistema per utilizzarlo anche per altri servizi, a cominciare dalla burocrazia. Per una volta, parlare di «rivoluzione» nelle abitudini dei cittadini non sembra esagerato. La presenza del microchip aprirà infatti scenari del tutto nuovi: la tessera che avremo in mano - che sostituirà codice fiscale e le due attuali tessere sanitarie, nazionale e provinciale - sarà uno strumento legalmente autorizzato ad identificare e autenticare la persona, e quindi a consentire al cittadino l'accesso a un numero potenzialmente altissimo di servizi on line. Un processo che procederà a piccoli passi. Innanzitutto dovranno arrivare da Roma le tessere sanitarie, che a causa di un ricorso sulla gara d'appalto sono già in ritardo sulla tabella di marcia. Secondo un accordo tra l'Agenzia delle entrate e quella del Tesoro, le tessere trentine dovranno essere sostituite entro la fine del mese di maggio. Un terzo della spesa è a carico della Provincia e i nuovi tesserini con microchip saranno anche dotati di un lettore per il riconoscimento a distanza dell'utente. L'utilizzo, come dicevamo, è potenzialmente immenso. Molto dipenderà da quanto le amministrazioni investiranno sui servizi on line, e il Comune di Trento ha deciso di lavorare per tempo. Il progetto lo ha annunciato ieri mattina l'assessore ai servizi demografici Renato Tomasi, in occasione della presentazione della nuova convenzione con l'Azienda sanitaria per le operazioni di anagrafe sanitaria: una collaborazione, attiva dal 2006, che è stata prorogata fino al 2015 e consente di rivolgersi agli uffici comunali di piazza Fiera e a quelli delle circoscrizioni per alcune operazioni, dalla scelta del medico di famiglia all'aggiornamento dei dati di residenza, al rilascio del duplicato della Salus card. «Sarebbe interessante - ha spiegato l'assessore - poter utilizzare la nuova tessera sanitaria anche per ottenere altri tipi di certificati, come il certificato di nascita, di residenza, lo stato famiglia, senza dover andare negli uffici, ma direttamente da casa propria, identificandosi attraverso il microchip. Cercheremo un'intesa con l'Azienda sanitaria, avrebbe il vantaggio di non dover aggiungere un'altra tessera da tenere nel portafoglio. Se non sarà possibile, ne studieremo una nostra».L'idea dell'amministrazione comunale, ha proseguito Tomasi, è di partire da alcuni ordini professionali, commercialisti e notai, che spesso hanno necessità di ottenere certificazioni, per poi estendere il servizio a tutti i cittadini.

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