“Carta d’identità” di ogni abitazione del centro di Dro

L’ufficio tecnico comunale e lo studio Plan Architettura hanno completato un lavoro di mappatura di ogni edificio



DRO. Ogni edificio di Dro, adesso, ha la sua bella carta d'identità dove sono inseriti tutti i dati che riguardano ciascuna delle abitazioni presenti sul territorio comunale (escluse quelle dei centri storici, per le quali un lavoro del genere è già stato effettuato e dunque, ora, vi è la totalità delle edificazioni residenziali censite) che comprendono il periodo di realizzazione dell'edificio, la tipologia costruttiva, lo stato di conservazione dell'immobile, l'ambito in cui è inserito fino alle eventuali ulteriori possibilità edificatorie. L'ufficio tecnico comunale e lo studio Plan Architettura di Arco hanno ultimato un lavoro che ha richiesto diversi mesi di impegno costante. A presentarlo sono stati, nei giorni scorsi, il sindaco Vittorio Fravezzi, il responsabile dell'area tecnica Roberto Skulina e l'architetto Giorgio Losi.

«E' la prima volta che un'amministrazione comunale compie un lavoro così completo di schedatura dei propri edifici – spiega il sindaco Fravezzi – perché normalmente ci si limita alle abitazioni del centro storico mentre qui abbiamo mappato l'intero patrimonio residenziale del comune. L'analisi è stata compiuta secondo vari criteri, quello paesaggistico e ambientale in cui è inserito l'edificio esaminato, l'aspetto socio-economico e storico e quindi il carattere edilizio. Ora disponiamo di una banca dati puntuale che ci consente di avere una fotografia precisa e immediata della situazione attuale del costruito. Inoltre, di ogni edificio conosciamo non solo lo stato di fatto ma anche le eventuali possibilità edificatorie, un aspetto che tornerà molto utile quando si dovrà aggiornare la pianificazione urbanistica del territorio. E' evidente che i limiti dell'edificato dei tre nostri centri rappresentano i confini che non possono più essere varcati e dunque ogni trasformazione e riqualificazione dovrà avvenire, d'ora in avanti, rigorosamente all'interno di questi confini. L’analisi effettuata è propedeutica ad una futura pianificazione che si attiverà successivamente al piano territoriale di valle».

La ricognizione da parte dei tecnici ha preso in rassegna un edificio dopo l'altro con sopralluoghi compiuti direttamente sul posto mentre l'ufficio tecnico municipale ha svolto un certosino lavoro di ricerca storica nei propri archivi. Complessivamente sono stati esaminati 535 edifici sparsi sui tre centri del comune. A Ceniga ne sono stati analizzati 58 ed è emersa la possibilità di un recupero – agendo rigorosamente sull'edificato, senza consumo di suolo – di 10 unità abitative in virtù di ampliamenti o sopraelevazioni. Ovviamente, il via libera sarà demandato ad una pianificazione futura ma darà risposta ai bisogni abitativi della popolazione. A Dro, invece, sono stati censiti 268 edifici con una previsione di 35 unità sviluppabili e a Pietramurata 209 (25 unità).













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