Carollo condannato per calunnia

Un anno e 20 giorni per le accuse dopo il concerto de «I Suoni delle Dolomiti»



TRENTO. Assolto per la diffamazione e il «disturbo» ma condannato per la calunnia. Un anno e 20 giorni, così ha deciso ieri mattina il giudice Carlo Ancona nei confronti di Agostino Carollo che dovrà anche pagare un risarcimento - simbolico - di mille euro a Chiara Bassetti, curatrice de «I suoni delle Dolomiti». Ma non è finita qui. La vicenda iniziata nel luglio del 2013 a margine di un concerto del violoncellista Mario Brunello sopra l’abitato di San Martino di Castrozza, andrà avanti visto che è lo stesso Carollo ad annunciare l’appello. E lancia anche un indirizzo internet (testimone@agocarollo.com) per raccogliere testimonianze, appunto, di quanto successo.

Dunque ripartiamo dal luglio scorso per raccontare la vicenda. Il località Parti Col in Primiero era in programma un concerto di Brunello davanti ad un migliaio di persone. Sul prato, però, a poca distanza dal luogo dove tutto era pronto per lo spettacolo, si è presentato Agostino Carollo che, assieme al fratello, ha iniziato a fare il suo di concerto. Fino a qui non ci sono dubbi sulla ricostruzione ma su cosa sia successo dopo, le posizioni di Carollo e Bassetti sono molto diverse. Secondo quando raccontato dal musicista, e raccolto in una denuncia presentata ai carabinieri, Bassetti assieme ad un collaboratore lo avrebbe assalito con violenza, insultandolo, spintonandolo e gettando a terra i microfoni. Il racconto di Bassetti (che si è affidata all’avvocato Mauro Bondi), invece è diverso e spiega di non aver mai nè aggredito nè insultato nessuno. Di aver chiesto l’intervento degli agenti della polizia locale perché il concerto di Carollo stava disturbando il pubblico che era salito in quota per ascoltare il violoncello di Brunello. Una ricostruzione che sarebbe stata avallata anche dalle dichiarazioni degli agenti della municipale e anche da quelle dei vigili del fuoco volontari che erano presenti alla manifestazione. La difesa di Carollo (l’avvocato Nicola Canestrini) ha portato il racconto di due ragazze che ricalcava quello del dj roveretano. Ma alla fine per il giudice Ancona quanto sottoscritto da Carollo nella denuncia non corrispondeva alla realtà. E quindi lo ha condannato ad un anno e 20 giorni (pena sospesa). Quando il pm aveva chiesto 9 mesi. Deciso anche un risarcimento di mille euro a favore di Chiara Bassetti. E ora? Ora si aspetta la sentenza ma Carollo ha già annunciato che la strada è segnata ed è quello che porterà all’appello.

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