il salvataggio

Cantina LaVis, è il giorno decisivo: la parola alle banche

Dopo l'attestazione al piano di risanamento, oggi tocca agli istituti di credito: senza l'ok, scatterà il commissariamento



TRENTO. Giornata decisiva oggi per le sorti della Cantina LaVis. Ieri è arrivata l'attestazione al “Piano di Risanamento” da parte di un soggetto terzo, l'attestatore Ermanno Sgaravato dello studio legale tributario di Verona.  Oggi la parola passerà alle banche: se non arriverà un via libera da parte di tutti gli istituti di credito al salvataggio, comprese Cassa Centrale e Rurale di Trento che finora hanno detto no, il 5 giugno scatterà il commissariamento della cantina già deliberato dalla giunta provinciale.

Il piano di risanamento era stato consegnato a inizio anno alle banche per poter procedere al perfezionamento dell’intervento finanziario ed è stato attestato ex art. 67 della legge fallimentare. L’attestazione era stata richiesta da Cooperfidi quale elemento necessario per poter procedere al perfezionamento dell’intervento -già deliberato dalla giunta provinciale il 23 giugno 2014- del cosiddetto Fondo immobiliare, per 10 milioni di euro. «L’attestazione del Piano costituisce la prima condizione che la Provincia aveva posto per per la decadenza degli effetti del commissariamento differito», sottolinea il presidente della LaVis Matteo Paolazzi. Ora resta da vedere se tutte le banche sottoscriveranno l’accordo di “stand still”. Determinate per questo sarà l’incontro odierno con tutte le banche interessate compresa la Cassa CentraleBanca e la Cassa Rurale di Trento. Il Cda della La Vis, si dice in un comunicato «rimane fiduciosa nella disponibilità dei creditori finanziari a continuare a sostenere il rilancio del Gruppo La Vis, in particolare in presenza della citata relazione di attestazione che potrà contribuire anche ad evitare di dover registrare da parte loro - oltre che da parte dei soci e fornitori - svalutazionieconomiche».













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