Campiglio celebra i cent'anni delle guide

Si chiude l'anno degli sciatori. Il passaggio del testimone con Gatta e Maestri


Marco Benedetti


MADONNA DI CAMPIGLIO. Nel 2010 cento anni di sci a Campiglio, nel 2011 cento anni del gruppo guide alpine. In questi due anniversari che si passano il testimone c'è l'origine di tutte le vocazioni della località dolomitica e delle sue stagioni turistiche: estiva e invernale.
Questo passaggio di testimone, dallo sci all'alpinismo, con i loro protagonisti, i maestri di sci e le guide alpine, ieri come oggi nel doppio ruolo, sarà concretizzato a Madonna di Campiglio oggi alle 18, in Piazza Sissi, in occasione di un momento celebrativo che concluderà i festeggiamenti per i cento anni di sci a Madonna di Campiglio e contemporaneamente lancerà le celebrazioni per i cento anni del Gruppo delle Guide Alpine nel 2011.
Il passaggio di testimone vedrà protagonisti lo sciatore più anziano e la guida alpina più anziana di Madonna di Campiglio, ovvero Feo Gatta e Cesare Maestri: Feo Gatta consegnerà un paio di vecchi sci a Cesare Maestri che lo ricambierà consegnandogli una piccozza appartenuta al Duca degli Abruzzi e oggi conservata al Museo delle guide di Campiglio. Uno scambio simbolico e un gesto denso di significati.
"La prima squadra di skiatori". Così titolava il quotidiano "Trentino" del 26 febbraio 1910 annunciando l'arrivo a Campiglio, accompagnati da Fritz Oesterreicher, di una squadra di "skiatori" inglesi capeggiati da un norvegese residente a Londra, tale Rickmers. Nell'articolo si spiegava come "Questi audaci skiatori si propongono di visitare Campiglio per studiare sul luogo il modo di erigere colà una stazione invernale". L'articolista così concludeva: "Questa spedizione ha certo un'importanza per il Trentino poiché se si riuscirà ad aprire a Campiglio - com'è desiderio di molti - una stazione invernale, si potrà attirare verso il nostro paese una forte corrente di forestieri con molto vantaggio di quell'industria che nell'inverno qui da noi è sopita sotto le nevi e i ghiacci".
Nonostante le chiare potenzialità testimoniate dagli audaci skiatori inglesi, l'ingresso di Madonna di Campiglio nel turismo invernale non avvenne senza difficoltà, salvo poi conoscere un'ascesa inarrestabile (grazie anche alla gara della 3-Tre) che oggi la pone tra le località di vertice nell'arco alpino.
La celebrazione proseguirà quindi nella serata al Palacampiglio: a partire dalle 21 una lunga notte dedicata al cinema e alla storia dello sci organizzata in collaborazione con TrentoFilmfestival. In programma la proiezione del documentario "Mount St. Elias" di Gerald Salmina (Austria 2009) che racconta sullo sfondo della selvaggia bellezza dell'Alaska la storia incredibile di due scialpinisti austriaci, Axel Naglich e Peter Ressmann, e del freerider americano Jon Johnston impegnati nella discesa con gli sci dei 5.489 metri del Mount St. Elias, la più lunga mai realizzata al mondo. A seguire "Le ali ai piedi" di Fulvio Mariani (Svizzera 2006) che propone un ritratto di John Falkiner, una personalità altamente carismatica del telemark: il più antico modo di sciare, che Falkiner è stato tra i primi a riscoprire.
L'appuntamento è stato organizzato da Comune di Pinzolo, Apt di Madonna di Campiglio, Comune di Ragoli, Comunità delle Regole Spinale Manèz, Gruppo Guide Alpine e dalla Società Funivie di Madonna di Campiglio che proprio grazie all'entusiasmo e alla passione per la neve del suo Presidente recentemente scomparso, Alessandro Bleggi, aveva dato il "la" alle celebrazioni dei cento anni dello sci.

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