Calano i nati, ma tanti prematuri 

Al parco S.Chiara la “Festa del neonato”. Pedrotti: «Cavalese, destino segnato»



TRENTO. La “Festa del neonato”, giunta alla sua quinta edizione, è stata celebrata ieri al parco Santa Chiara di Trento. Nel 2018, il trend in Trentino registra un calo generalizzato delle nascite, sono in aumento invece i parti prematuri. Tra le cause anche il fatto che si diventa mamme in età sempre più avanzata. Nascono bimbi molto piccoli, anche attorno ai 600 grammi, all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Il tema delle nascite è tra i punti cardine di questa campagna elettorale, si pensi al dibattito sull’ospedale di Cavalese. Sulla questione torna a riflettere anche Dino Pedrotti, ex primario del reparto di neonatologia dell’ospedale di Trento e fondatore dell’associazione che si occupa dei bambini prematuri. Per Pedrotti il dibattito è giunto ormai al capolinea. La previsione, su Cavalese, è di 200 nati all’anno, per questo è impensabile, ormai, prevedere un corso diverso dall’attuale per questo presidio di valle. Le mamme di Cavalese vanno ormai a Bolzano. Quello che secondo il dottore è necessario fare oggi, per il benessere delle mamme, è pensare ad una revisione delle politiche del welfare. Si parla molto della donna, mamma e lavoratrice, ma è innegabile che questa sia una strada tutta in salita. Difficile conciliare i ruoli e a soffrirne, di conseguenza, sono i bambini.















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