C’è l’accordo sull’albero del Papa

Dal Primiero a Cracovia per le feste di Natale. L’assessore Lucian spiega: «Pagheranno tutto i privati»


di Raffaele Bonaccorso


PRIMIERO. L’albero di Natale dal Primiero con destinazione Cracovia, in Polonia e da posizionare davanti la casa di Papa Wojtyla, sarà cosa fatta nei prossimi giorni. La conferma è arrivata direttamente da Cracovia, sia da parte della Provincia attraverso “Trentino Marketing” (l’Apt provinciale), sia da parte dello stesso Claudio Lucian, assessore di Transacqua e presidente della locale associazione artigiani, promotore dell’iniziativa. Nonostante le critiche piovute da più parti, l’amministrazione comunale di Transacqua, con il suo braccio operativo, appunto l’ assessore Lucian, non ha fatto alcun passo indietro.

Nel corso della presentazione a Cracovia del Giro di Polonia che prenderà il via proprio dal Trentino, la delegazione trentina ha partecipato ad un incontro con il Cardinale Stanislaw Dziwisz e «a margine del colloquio – si legge in un comunicato della Provincia – sono state definite le modalità del dono di un albero di Natale da parte del Primiero che verrà installato nel centro di Cracovia nelle prossime festività natalizie».

Al telefono da Cracovia, Claudio Lucian conferma che gran parte dei fondi «sono già stati raccolti a Primiero da alcune imprese locali in collaborazione con alcuni alberghi e quindi non ci dovrebbero essere problemi per sostenere direttamente la spesa (ricordiamo di circa 14 mila euro, ndr) e, in particolare senza dover ricorrere interventi da parte di enti pubblici».

In un precedente comunicato Lucian aveva voluto chiarire, «nel caso ci fossero delle repliche», che «l’iniziativa è stata condivisa da alcuni Comuni, dall’Apt e da Trentino Marketing, i quali mi hanno chiesto di fare il capofila dell’operazione tramite l’Associazione artigiani che rappresento. Alla cerimonia – ha quindi aggiunto – saranno presenti, oltre alle personalità della città, dei bambini poveri ai quali verranno distribuiti regali e ci saranno delle letture della Bibbia e dei canti».

E dire che le critiche all’iniziativa non erano mancate, sia sulle pagine Facebook del quotidiano on-line “La voce del Nord Est”, sia istituzionali. Diretta quella del sindaco di Siror, Walter Taufer: «Non riesco a concepire questo miscuglio fra marketing, religione, solidarietà - aveva detto -. Non si può confondere il marketing, la vendita commerciale della zona turistica con la religiosità; in questi momenti ognuno deve attenersi ai suoi compiti e soprattutto avere un profilo più sobrio nelle scelte da fare». Gli ha fatto eco il sindaco di Tonadico, Aurelio Gadenz: «Non vedo un nesso fra i gesti che si intendono fare. Si vogliono fare azioni spot o rappresentazioni religiose? E poi portare un albero in un paese dove producono 20 volte il legname che produciamo in Italia … Come Comuni facciamo fatica a trovare fondi per progetti locali. Comunque se altri si sono impegnati, facciano pure». Infine il Decano di Primiero, don Giampietro Simion, è stato lapidario: «Posso dire soltanto che le parrocchie non sono coinvolte in questa iniziativa».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano