«C'è crisi, rinunciamo alle nuove opere»

Ravina e Romagnano non chiedono nulla a favore di circoscrizioni più bisognose


Gino Micheli


RAVINA ROMAGNANO. Con grande fair play a favore dei quartieri più bisognosi come quelli di Piedicastello e Gardolo in particolare, la circoscrizione di Ravina e Romagnano ha rinunciato alla richiesta di nuove opere proprio in questo momento di crisi che si sta attraversando.

Il presidente Roberto Stanchina ha letto un documento unitario precisando che «non credo che il termine giusto per definire quest'ultimo periodo per l'amministrazione comunale di Trento sia la parola tagli, ma piuttosto preferisco chiamarla di razionalizzazione e di ottimizzazione, senza incidere pesantemente sui servizi, fattore che tra l'altro ci porta spesso e volentieri ai primi posti tra le città italiane e senza incidere vistosamente sulle risorse dei nostri cittadini che però sono chiamati, in piccolissima parte, a concorrere al bene comune, alla divisione equa della torta, all'avere ma anche al dare». Parole apprezzate dal sindaco Andreatta e dall'assessore Gilmozzi, presenti alla seduta.

Tuttavia richieste urgenti riguardano alcuni interventi di manutenzione viaria. Ad esempio, la sistemazione dell'incrocio fra via della Croce e via del Ponte che rappresenta a tutt'oggi il punto dove si verificano il maggior numero di incidenti nel territorio in quanto è l'innesto naturale su via del Ponte per tutti i residenti della zona. Mancano però le condizioni per affrontarlo in sicurezza e quindi si chiede che venga studiata una soluzione per mettere in sicurezza l'incrocio; al riguardo si suggerisce la realizzazione di una rotatoria non perfettamente in asse con via del Ponte.

C'è poi la situazione di estrema precarietà del ciglio stradale in prossimità del maso Tomaselli, in località Margon, dove si chiede l'immediato intervento di consolidamento. Analoga situazione su via Costa San Nicolò, dove il ciglio stradale è ceduto da alcuni anni costituendo così una situazione di elevata pericolosità per chi vi transita.

Un'ultima richiesta è quella di creare un percorso ciclo-pedonale che parta dalla rotatoria sud di Romagnano (peraltro ancora priva di decoro interno) e, proseguendo in direzione sud, vada fino al rio Bondone; un collegamento in sicurezza per gli abitanti della zona, per l'insediamento produttivo, per la fruibilità alla zona archeologica Loc, la palestra di roccia e per tutti coloro vogliano goderne, in quanto trattasi di un sito di grande importanza storico-culturale e di potenziale interesse turistico.













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