«Bruno» a Piedicastello, residenti furibondi

Ieri l’assemblea pubblica: «Hanno deciso tutto senza sentire il quartiere, non si fa così»


di Lorenzo Di Domenico


TRENTO. Sembrava così lontana una decisione definitiva da parte della Provincia e di Patrimonio Spa che la notizia giunta a ridosso di ferragosto è stata un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Ed ha scatenato un putiferio. Negli scorsi mesi si era molto parlato del possibile spostamento del Centro Sociale Bruno a Piedicastello, in via Brescia, tra i pareri discordanti degli abitanti del rione l’unica cosa che pareva certa era che ci sarebbe stato tempo per discuterne. E invece, qualche settimana fa, è arrivata la poco gradita sorpresa. Ma i residenti di Piedicastello non ci stanno. Non ci stanno perché Patrimonio Spa aveva assicurato loro «che sarebbero stati ascoltati, che avrebbero cercato la miglior soluzione per tutti, cosa che in realtà, non è stata fatta». Patrimonio Spa e la Provincia hanno infatti deciso, all’improvviso, che il trasferimento in via Brescia del Bruno si sarebbe fatto. Ed è proprio l’aver preso la decisione senza preavviso che ha fatto scatenare la loro rabbia. Anche se Patrimonio Spa non era, per legge, tenuta a domandare nulla ai residenti della zona.

Ieri, all’assemblea pubblica, è stato possibile un confronto tra i rappresentanti del Centro Sociale Bruno e i residenti della zona (incluso il comitato di quartiere). Essi, oltre ad aver espresso il proprio risentimento per il comportamento di chi ha deciso al loro insaputa, hanno già portato le prime lamentele. Le prime lamentele riguardanti uno dei problemi che si sarebbe inevitabilmente, prima o poi, presentato: il rumore. Anche durante i lavori di manutenzione, che i ragazzi del Bruno hanno già iniziato, gli abitanti della palazzina situata di fronte allo stabile di via Brescia destinato al Centro Sociale hanno lamentato disturbanti rumori in orario notturno. Rumori dovuti alla musica che, seppur a basso volume, “rimbomba” nel vecchio edificio vuoto, disturbando il sonno dei vicini.

Il Presidente della Circoscrizione del Centro Storico – Piedicastello Melchiore Redolfi si è detto molto amareggiato dal comportamento non solo di Patrimonio Spa, ma anche del sindaco e della giunta provinciale, «rei di non aver risposto ad un interrogazione, riguardante il tema della nuova sede del Centro Sociale, inviata dalla circoscrizione ben cinque mesi fa». La giunta e il sindaco hanno però ora una seconda chance a disposizione, la Circoscrizione ha infatti voluto inviar loro un'altra interrogazione, più ampia rispetto alla precedente, chiedendo spiegazioni in merito a ciò che è accaduto così velocemente. Ora la Circoscrizione aspetta risposte, ma nel frattempo le lamentele iniziano.(l.d.d.)













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