Bondone, un bacino d’acqua alle Viote  per la neve artificiale 

Da ieri cannoni in azione: via alla stagione il 25 novembre  Rinnovato lo snowpark con nuovi salti, ostacoli e linee 


di Sandra Mattei


TRENTO. La stagione sciistica sul Monte Bondone potrebbe iniziare tra 15 giorni, con una pre apertura il 25 e 26 novembre, se le temperature si manterranno sotto lo zero, come la notte scorsa, con i cannoni in attività. Si partirà a tutti gli effetti il 2 dicembre. Con alcune importanti novità, come lo snowpark tutto nuovo, grazie ai movimenti terra che hanno creato nuovi terrazzamenti, salti e percorsi diversi e con la possibilità di usufruire sconti per gli skipass per i residenti del Comune, con particolare attenzione alle famiglie ed ai ragazzi che si iscrivono alle lezioni di sci. Novità che sono state presentate nell’incontro con la stampa alla presenza degli assessori comunali Roberto Stanchina e Tiziano Uez, rispettivamente per le attività economiche e lo sport, la direttrice dell’Apt di Trento, Monte Bondone e valle dei Laghi Elda Verones e il presidente di Trento Funivie Fulvio Rigotti.

Nell’occasione, l’annuncio da parte di Stanchina di un impegno preciso per risolvere la mancanza di acqua e per la neve programmata, situazione che in questi ultimi anni si è presentata regolarmente. Fulvio Rigotti ha infatti ricordato che nella scorsa stagione si è dovuto ricorrere a 200 mila mc d’acqua per il primo innevamento, per la mancanza di precipitazioni fino a febbraio, mentre il bacino di Malga Mezzavia contiene 66 mila mc, con un costo di 2 euro per 1 mc d’acqua. E aggiunge: «Stiamo facendo degli studi di fattibilità, per capire dove sia la collocazione migliore. L’ideale è che il bacino sia in quota, perché pompare l’acqua dal basso è costoso. L’ipotesi è quella di fare un bacino alle Viote, sul modello di quanto è stato realizzato a Campiglio ed a passo Coe. Il bacino potrebbe accumulare l’acqua del Rio Vela quando c’è un forte afflusso, il che in questi anni di andamenti climatici estremi, succede spesso. Una riserva d’acqua che sarebbe utile anche per la zootecnia, perché si tratterrebbe solo di trattenerla quando ce n’è in abbondanza, senza sprechi, dato che quella trasformata in neve poi torna in circolo». Stanchina annuisce e riferisce che la trattativa con Trentino Sviluppo è aperta.

Anche per lo snowpark, le novità sono legate alla mancanza di neve. Mattia Furlanelli, titolare della società Slopedesign che l’ha in gestione, spiega: «Abbiamo modificato il parco perché l’half pike da solo utilizza un quarto della neve programmata. Con movimenti terra abbiamo creato 4 nuovi terrazzamenti, 15 strutture tra ostacoli, salti e pedane e linee diverse a seconda della difficoltà. Così possiamo utilizzare 4 mila mc di neve, invece che i 15 mila precedenti». Sistemati anche il collegamento tra il Montesel e la 3 Tre, reso più piano e la Diagonale, che è stata allargata.

Confermate le aperture notturne il martedì e giovedì, come le tariffe agevolate ai residenti. In più, come ha spiegato Uez, ci sarà uno sconto ulteriore per chi si iscriverà ai corsi di avviamento e perfezionamento, con l’abbonamento stagionale compreso (188 euro per chi è nato dopo il 1° dicembre 2009, 208 per chi è nato prima).













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