Bolzano: si spara sulla tomba della moglieEra in causa con l'Asl per la sua morte

Il pensionato di 65 anni, che si è sparato un colpo di pistola al cimitero a cinque mesi dalla morte della donna, era convinto che la causa della morte della consorte fosse stata una diagnosi tardiva di un tumore e per questo aveva avviato un'azione penale e civile contro i medici dell'azienda sanitaria di Trento che l'avevano avuta in cura



TRENTO. Era in causa con l'azienda sanitaria di Trento il pensionato di 65 anni che si è tolto la vita al cimitero di Bolzano, sparandosi un colpo di pistola alla tempia davanti alla tomba della moglie, morta cinque mesi a causa di un tumore.

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L'uomo, un bolzanino residente a Cles che aveva premeditato il gesto lasciando lettere ai figli e un versamento in banca per le spese dei funerali, era convinto che fosse stata una diagnosi errata, o perlomeno tardiva, ad aver aggravato la malattia della donna fino a renderla incurabile.

Per questo motivo aveva avviato un'azione penale e civile, assistito da un avvocato, nei confronti dei medici che avevano avuto in cura la moglie.

A confermarlo è stato il figlio dell'uomo, uno dei primi ad accorrere sul luogo della tragedia, al cimitero di Oltrisarco a Bolzano.













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