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Bolzano, primo sì ai rifiuti dal Trentino

La giunta ha dato mandato al sindaco di trattare per bruciare l’indifferenziata nell’inceneritore



BOLZANO. Via libera, ieri mattina, dalla giunta comunale di Bolzano al sindaco Renzo Caramaschi per andare a trattare con l’assessore Richard Theiner sull’importazione di rifiuti solidi urbani dal Trentino.

Contraria, come previsto, l’assessore all’ambiente Maria Laura Lorenzini (Verde) che punta a chiudere l’inceneritore entro il 2030: obiettivo sicuramente ambizioso, ma è difficile pensare che si possa raggiungere un livello tale di raccolta differenziata da azzerare la produzione di rifiuti.

Quella che Caramaschi - forte della competenza sullo smaltimento mentre Lorenzini è competente per la raccolta - andrà a discutere da solo con l’assessore provinciale la prossima settimana per poi ovviamente riferire in giunta, è una partita importante.

Quattro sostanzialmente le questioni su cui decidere: quanti rifiuti importare da Trento per migliorare l’efficienza e sfruttare al massimo le potenzialità per far funzionare il termovalorizzatore; impatto ambientale; entità della tariffa; chi incasserà.

È vero che a suo tempo si era detto e ripetuto che l’inceneritore avrebbe bruciato solo rifiuti prodotti in Alto Adige, ma le condizioni - da quando è stato progettato ad oggi - sono cambiate notevolmente e il risultato è che attualmente l’impianto brucia 110 mila tonnellate di rifiuti l'anno.

Per garantire però un miglior funzionamento, bisognerebbe arrivare almeno a 125 mila (meglio ancora 130 mila). Con queste premesse, Bolzano potrebbe dare il via libera allo smaltimento di rifiuti residui trentini.

Quanti? Si va da un minimo di 5 ad un massimo di 20 tonnellate all’anno.

A fissare le tariffe per Trento è lo stesso decreto «Sblocca Italia», che prevede per Province e Regioni confinanti 20 euro in più a tonnellata rispetto ai Comuni della provincia in cui si trova l'impianto. Oggi i Comuni altoatesini pagano ad Eco Center 81 euro a tonnellata, pertanto Trento per la sua parte dovrebbe sborsarne 101 a tonnellata. E le tariffe altoatesine, è bene sottolinearlo, sono tra le più convenienti d'Italia. L’ok della giunta del capoluogo è condizione necessaria per consentire alla Provincia di trattare, poi, con Trento.













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