il fenomeno

Bike sharing, troppe bici abbandonate: Gardolo protesta

Documento del consiglio circoscrizionale: «I costi aggiuntivi della manutenzione sottratti ad altro»


Daniele Peretti


TRENTO. Il bike sharing, la bicicletta condivisa, è un servizio aperto che si affida al senso civico degli utilizzatori e che vorrebbe essere anche un’alternativa di mobilità sostenibile sempre più usata nelle città.

Purtroppo non tutti gli utilizzatori rispettano le regole e spesso si trovano le biciclette abbandonate e danneggiate. Così al costo del servizio si aggiunge quello della manutenzione straordinaria. Problema sentito a Gardolo, dove il gruppo della Lega (primo firmatario Marco Tosoni) ha presentato un documento che è stato approvato all’unanimità dal Consiglio circoscrizionale con cui si andrà a chiedere all’amministrazione comunale quali misure intende adottare sia per tutelare se stessa, ma anche i cittadini che usufruiscono del servizio.

Infatti l’abbandono dei mezzi porta ad una diminuzione di quelli disponibili e spesso gli interventi di manutenzione richiedono tempi anche lunghi. “Sul territorio della nostra Circoscrizione – si legge nel documento – tale servizio è stato distribuito in maniera omogenea toccando tutti i punti del nostro territorio. Servizio che ha avuto costi impegnativi per la realizzazione, ne ha per la manutenzione ordinaria, ma purtroppo ne ha anche di straordinari in quanto, molto spesso, assistiamo all’abbandono delle biciclette al di fuori delle stazioni previste e soprattutto abbandonate con manomissioni evidenti e pezzi mancanti. Tutto questo con un ricarico di costi aggiuntivi per l’amministrazione costretta a sottrarre risorse ad altre iniziative a servizio dei cittadini”.













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