mobilità e trasporti

Bike sharing a Trento, al via le prime nuove ciclo stazioni

Sono 9 quelle già a disposizione dell’utenza ma a regime il servizio collegherà i territori lungo l’asta dell’Adige da Mezzocorona a Mori, uno dei tratti più lunghi d'Europa



TRENTO. Dopo avere superato la fase del collaudo sono diventate operative dai primi giorni di aprile, sul territorio del comune di Trento, le prime 9 nuove ciclo stazioni del servizio di bike sharing e.motion. Si tratta del primo lotto delle 37 nuove ciclo stazioni previste dal progetto “Il Trentino pedala per la mobilità sostenibile”, co-finanziato dal Ministero dell’Ambiente. Saranno dislocate in tutti i comuni lungo l’asta dell’Adige collegando così, grazie ad un unico servizio, la Piana Rotaliana a nord e i Comuni già serviti di Mezzocorona, Mezzolombardo, San Michele all’Adige e Lavis con Trento e Rovereto, fino a Mori, il comune più a sud ove sarà posizionata una nuova ciclo stazione. I comuni che entreranno a far parte della rete di bike sharing e.motion saranno Terre d’Adige, Aldeno, Besenello, Calliano, Nomi, Volano, Pomarolo, Villa Lagarina, Nogaredo, Isera e per l’appunto, Mori. Si tratta di uno dei sistemi di bike sharing su base extra urbana più estesi a livello europeo, potendo contare, al termine delle operazioni di posa, su 90 ciclo stazioni con quasi 1000 stalli a disposizione su un’estensione territoriale nord-sud di circa 60 km.

 

I numeri del bike sharing Trentino

Dal 2014 al 2020 i 1.400 utenti di e.motion Bike Sharing Trentino hanno effettuato quasi 500.000 prelievi di biciclette, pedalato per circa 1.100.000 km urbani, consentendo un risparmio di quasi 100.000 litri di carburante e 180.000 kg di CO2 di auto equivalente.

Le nuove stazioni inaugurate a Trento

Lo sviluppo della rete di bike sharing e.motion ha comportato anche la modifica della denominazione delle ciclo stazioni, che saranno identificate da una numerazione corrispondente al Comune amministrativo e da una numerazione progressiva. Sui totem delle nuove ciclo stazioni sarà rappresentata una situazione “in divenire”, il che potrebbe non essere immediatamente chiaro all’utenza nel breve periodo, cioè fino a quando l’intera rete non diverrà operativa. Si raccomanda quindi all’utenza di verificare sempre tramite la App dell’ente gestore BicinCittà la disponibilità al prelievo/rilascio delle singole stazioni sul territorio.

 

10.24 - Campo CONI corso degli Alpini

10.25 - Studentato Mayer corso Buonarroti

10.26 - Verona viale Verona / via Olmi

10.27 - Clarina via De Gasperi / via Anna Frank

10.28 - Barbacovi via Barbacovi / via Brigata Acqui

10.29 - Gardolo - ex segheria via Feininger / piazzale Groff

10.30 - Maccani via Maccani / Comando Polizia Locale

10.31 - Canova via Paludi / parcheggio campo sportivo

10.32 - Piedicastello piazza di Piedicastello / giardino Andreas Hofer

Le ciclabili in Trentino

Il Trentino vanta una lunga esperienza in termini di ciclabilità: in 25 anni la Provincia ha realizzato e gestito una rete di piste ciclopedonali di oltre 450 chilometri, che registrano ogni anno oltre 2.000.000 milioni di passaggi, per una minore emissione in atmosfera di oltre 40.000 t/anno di CO2, in progressivo miglioramento. “L’obiettivo – fa sapere la Provincia – è incrementare, nel "modal split" (ripartizione modale nei trasporti, cioè la percentuale di spostamenti effettuati con un certo tipo di mezzo di trasporto), le quote ascrivibili alle modalità più sostenibili, dalla mobilità pedonale a quella in bici, a quella del trasporto pubblico, che trae anch’essa beneficio, in quanto il progetto realizza un sistema integrato della mobilità, e gli utenti in diversione modale dall’auto privata potranno utilizzare con una sola smart card entrambi i sistemi. Contestualmente è previsto l’allargamento della flotta di biciclette, sia a pedalata assistita che tipo tradizionale, che nel corso delle bella stagione si aggiungeranno a quelle attualmente già in servizio. Verso la fine del 2020 e l’inizio del 2021 si sono infatti concretizzate tutte le misure necessarie all’avvio del progetto, iniziato in prima dell’emergenza Covid-19”.













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