Perché io firmo / 55

Belli: «Il taglio ormai è un imperativo morale»



TRENTO. Tra gli oltre cinquemila cittadini che si sono espressi a favore del nostro appello per la riduzione delle indennità dei consiglieri e degli assessori provinciali c'è anche William Belli. Esperto d'arte conosciuto in tutto il Trentino, parte da una considerazione semplice: «Credo che in un momento come questo non bisogna pensare di essere dei qualunquisti a firmare un appello come questo»  I motivi, spiega Belli, sono molteplici, ma fra questi ne emerge uno: «Io sono dell'idea che in un momento di crisi durissima come questa tutti debbano dare il buon esempio. A partire dai politici. E' inutile che chiedano sacrifici se non sono loro i primi a dare il buon esempio, a mostrare in modo reale cosa si deve fare in questa fase di difficoltà per tutti».  Per l'esperto d'arte dietro ci dev'essere infatti il sostegno di una questione morale: «Anzi, di un imperativo morale, perché è nelle situazioni come quelle che stiamo vivendo che è necessario far vedere concretamente per la classe politica che ci sono, che sono presenti».  La chiave per arrivare a questo passa, appunto, per una soluzione simbolica: «Anche un taglio del dieci per cento andrebbe bene, purché fatto per davvero. Perché anche un segnale andrebbe bene e non ci sarebbe bisogno di fare tagli astronomici per realizzare qualcosa di positivo».  Senza nessun qualunquismo, ci tiene a precisare Belli, ma con l'idea di dare un segnale di moralità alla popolazione da parte di chi ci governa. (a.m.)













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