rovereto

Bar del Mart, scattano i licenziamenti

Lunedì inizia la mobilità per i dieci dipendenti della Cosmar. Venerdì lo sciopero e la protesta nella piazza del museo


di Gianluca Marcolini


ROVERETO. È ufficialmente iniziata la corsa contro il tempo per salvare, dalla chiusura, la caffetteria del Mart. Lunedì il bar del principale museo roveretano rischia di abbassare le serrande per un periodo indefinito, con tutte le conseguenze del caso in termini di disservizi. Il 31 ottobre, infatti, scatterà la procedura di licenziamento per i dieci dipendenti della Cosmar, la cooperativa bolzanina che si era aggiudicata, quale unica offerente, l’appalto per la gestione della caffetteria.

È stata la stessa cooperativa a comunicarlo, ieri mattina, ai sindacati e ai lavoratori. «Siamo stati avvisati - spiega Stefano Picchetti della Uil - che lunedì 31 ci sarà la sospensione dell’attività e l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per i dieci dipendenti. La situazione è drammatica, perché non ci sono possibilità di una ricoloccazione dei lavoratori all’interno della stessa cooperativa vista la sua situazione. Il ramo d’azienda della Cosmar, che riguarda la ristorazione, ha in essere 4 appalti per un totale di 13 lavoratori di cui 10 impiegati nella sola caffetteria del Mart. A questo punto deve esserci un’assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni e in primis della politica, che finora è rimasta in silenzio».

Domani (ma la conferma arriverà soltanto oggi, dopo l’assemblea dei lavoratori) è in programma uno sciopero con annessa manifestazione di protesta. I lavoratori della caffetteria chiuderanno il bar e si sposteranno nella piazza del Mart dove manifesteranno nella speranza di riuscire ad accendere, sulla loro situazione occupazionale, i riflettori dell’opinione pubblica. Oggi, però, saranno regolarmente al loro posto di lavoro, garantendo così la continuità del servizio. La stessa continuità che ieri pomeriggio è stata chiesta al direttore del Mart Gianfranco Maraniello.

«Il direttore vuole trovare una soluzione che vada bene a tutti - afferma il sindacalista della Uil - garantendo al Mart un servizio essenziale qual è il bar e allo stesso tempo garantendo i livelli occupazionali e la competenza e la professionalità maturate in questi anni di lavoro. I dipendenti della caffetteria vanno elogiati per l’attaccamento e la grande responsabilità che stanno mostrando continuando a svolgere il servizio ristoro all’interno del museo. E tutto ciò nonostante sia stato comunicato loro che Tfr e ultima mensilità probabilmente non verranno liquidati. A questo punto deve essere la politica a farsi carico della situazione, ed è per questo abbiamo proclamato lo stato di agitazione che poi sfocerà, venerdì, in uno sciopero».













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