disoccupazione

Aziende in crisi, l'estate nera del lavoro

Da Marangoni ad Arcese, da Italcementi a Pvb Fuels: esuberi e mobilità Cassa integrazione, da aprile a giugno più di un milione di ore (+47%)



TRENTO. Luglio mese nero per il lavoro in Trentino, con una serie di crisi e sofferenze aziendali che si sono susseguite con cadenza impressionante. A nulla è servita la mobilitazione dei lavoratori per fermare la procedura di mobilità ad Arcese per 66 autisti (su 111 dipendenti) considerati in esubero dall’azienda, procedura che era rimasta congelata fino alla fine della cassa integrazione in deroga: difficoltà di mercato, ha motivato l’azienda. È di pochi giorni fa l’annuncio della Marangoni della cassa integrazione straordinaria per 50 lavoratori che interesserà tutti i 290 dipendenti (a rotazione) dal 24 agosto: l’azienda prevede per i prossimi 12 mesi una grave crisi di commesse. L’allarme è scattato anche allo stabilimento Italcementi delle Sarche di Calavino, dove sono impiegati 50 dei circa 3000 dipendenti italiani. Il forno è fermo da alcuni mesi e l’attività ridotta, i lavoratori attualmente in cassa integrazione a rotazione: i sindacati preoccupati chiedono garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali. Alla Pvb Fuels l’accordo con i sindacati, approvato dai lavoratori con un referendum e siglato il 31 luglio, ha salvato 45 posti di lavoro su 92 (che passeranno alla nuova società Petrolvilla), mentre per gli altri lavoratori è prevista la cassa integrazione (già attiva per tutti i dipendenti) fino a marzo 2016.

Che il momento sia molto difficile per tante grandi aziende lo confermano gli ultimi dati disponibili sulla cassa integrazione, aggiornati a maggio, dell’Agenzia del lavoro. Nel mese di giugno l’Inps ha autorizzato 295.313 ore di cassa, di cui il 78% di cassa straordinaria, quella erogata per fronteggiare le crisi aziendali e per consentire processi di ristrutturazione. Il dato del secondo trimestre 2015 (aprile-giugno) supera quota 1 milione di ore concesse, in crescita del 47,8% rispetto ai primi tre mesi dell’anno e del 47,7% rispetto al secondo trimestre 2014. Il comparto che assorbe le maggiori risorse è quello degli alimentari e tabacchi.

Per rilevare un monte ore trimestrale così elevato occorre tornare al secondo trimestre 2010, quando l’Inps concesse 963 mila ore di Cigs. Per quanto riguarda invece la cassa ordinaria (quella erogata per integrare la retribuzione dei lavoratori a causa di sospensione o riduzione dell’attività) le ore autorizzate a giugno sono state 65.367, quasi lo stesso numero di un anno prima. Sempre a giugno l’Agenzia del lavoro rileva che gli iscritti alle liste di mobilità erano 2.654, con un calo dell’11,7% rispetto allo stesso mese del 2014: di questi, si contano 324 iscritti in più dal settore manifatturiero (+38%), 101 in più dall’edilizia (+30,7%) e 90 in più dal terziario (+29,2%). Infine la cassa in deroga: 166 le richieste presentate nei primi 6 mesi, per il 71% da aziende dell’artigianato e per il 24,7% dal terziario: 660 i lavoratori beneficiari, 925.314 euro l’ammontare dei pagamenti effettuati dall’Inps. Sempre da gennaio sono stati 1.974 i disoccupati che hanno ricevuto il reddito di attivazione, prolungamento trentino della miniAspi statale, per un importo di 4,4 milioni di euro: due terzi sono reduci dalla fine di un contratto a tempo determinato













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