Azienda sanitaria, primari verso l'uscita

Sono 99 le domande già presentate: 18 di dirigenti e direttori



TRENTO. Sono 99 le domande di pensionamento presentate all'Ufficio del personale dell'Azienda sanitaria dall'inizio dell'anno con riferimento alla sede centrale di Trento, all'ospedale Santa Chiara e al distretto sanitario Trento e Valle dei Laghi, Rotaliana-Paganella e Cembra, dove complessivamente opera quasi la metà dei circa 8 mila dipendenti della sanità trentina. È una cifra già ora superiore rispetto alle 77 presentate nel 2010 e che è in buona parte composta da richieste di primari.

Sono infatti ben 18 le domande di pensionamento presentate per il 2011 da direttori e dirigenti dell'Azienda sanitaria, evidentemente preoccupati circa il proprio futuro di fronte alle continue manovre e correzioni da parte del governo sul fronte pensioni. Tra loro, ad esempio, Giuseppe Zumiani dell'unità operativa di Dermatologia, Enzo Galligioni di Oncologia medica, Massimo Ripamonti, direttore dell'unità operativa Centro trasfusionale e immunoematologia, Umberto Graffer di urologia ma anche - a Rovereto - il direttore di Ortopedia e traumatologia Ettore Demattè, Paolo Peterlongo di Radiodiagnostica, Marco Ioppi di Ostetricia e ginecologia e il direttore di Anestesia e rianimazione Manfred Pfaender.

Nessuno finora ha ritirato la domanda, cosa che in teoria è ancora possibile fare, visto che gli eventuali pensionamenti scatteranno in novembre e dicembre. È probabile che attendano le ultime decisioni del governo: gran parte delle richieste, infatti, è stata presentata quando sembrava che per il conteggio dell'anzianità a fini pensionistici non potesse essere più considerato il riscatto della laurea. Improbabile invece che alle 18 domande per il 2011 se ne aggiungano altre: la prassi prevede infatti un preavviso di tre mesi, ora scaduto.













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