Autobrennero, il presidente Pardatscher"Scusate per i cantieri, sono necessari"

Sul tavolo c'è anche il nodo della proroga della concessione autostradale: "I lavori lungo l’A22 vanno avanti come previsto dal piano industriale e da quello finanziario. Non si rallenta per paura di perdere la concessione. Al contrario, lavoriamo come se la proroga fosse certa. A Roma c’è un apposito tavolo tecnico che in questi giorni sta discutendo della concessione. I punti sono due: ci sarà una gara o una proroga negoziata? E poi: a quali condizioni?"



TRENTO. Sarà la solita estate di cantieri lungo l’A22. «Ma i lavori - spiega il neopresidente dell’Autobrennero Walter Pardatscher - aumentano la sicurezza degli utenti e sono un obbligo per la società, che così continua a migliorare l’infrastruttura. Per questo non ci fermeremo e continueremo a investire sul territorio, a prescindere dalla partita sulla proroga della concessione».
C’è chi come il ministro Galan si lamenta per le buche. E chi invece si arrabbia perché i cantieri rallentano il traffico. Ma tutto non si può avere. O ci si tengono le buche, o si sopportano i cantieri. L’Autobrennero ha le idee chiare in merito: la priorità è la sicurezza e quindi ogni investimento fatto per migliorare l’infrastruttura è un investimento necessario. A partire dall’allargamento della corsia di emergenza fino a Bolzano, come spiega il neo-presidente dell’A22 Walter Pardatscher.
Presidente Pardatscher, con la proroga della concessione in bilico l’Autobrennero interromperà i suoi investimenti?
«Al contrario. I lavori lungo l’A22 vanno avanti come previsto dal piano industriale e da quello finanziario. Non si rallenta per paura di perdere la concessione. Al contrario, lavoriamo come se la proroga fosse certa»
E lo è?
«A Roma c’è un apposito tavolo tecnico che in questi giorni sta discutendo della concessione. I punti sono due: ci sarà una gara o una proroga negoziata? E poi: a quali condizioni?».
C’è un limite oltre il quale l’A22 non è disposta ad andare?
«No, i ragionamenti li stiamo facendo su diversi fattori, non solo sulla cifra da pagare (il senatore leghista Divina, ad esempio, ieri assicurava che l’impegno dell’A22 a finanziare lavori nei tratti stradali urbani e extra-urbani come la Valdastico consentirebbe di convincere l’Ue a dare il proprio assenso alla proroga automatica, ndr)».
E i soldi del tunnel del Brennero?
«Chiariamo subito un punto. I 550 milioni che accantoneremo entro il 2014 sono soldi sicuri che servono a finanziare la galleria di base. Sono legati alla concessione attuale e non si toccano. Altro è il fondo pro ferrovia legato alla nuova concessione: siamo disposti a mettere da parte più dei 27,5 milioni annui che accantoniamo attualmente e serviranno a finanziare le tratte di accesso, quindi i tratti ferroviari tra Verona e Fortezza».
Gli investimenti extra-tunnel?
«Stanno andando avanti. In Bassa Atesina stiamo montando le pareti fono-assorbenti a Vadena e Salorno e stiamo realizzando i ponti a Piccolongo e a Salorno. Nel 2011 sarà realizzato il sovrappasso a Vadena paese e sarà pronto il progetto definitivo per il ponte di Egna. A Bolzano portiamo avanti la stazione per l’idrogeno a Bolzano Sud, in val d’Isarco altri sovrappassi oltre al progetto che prevede il completamento del casello autostradale a Bressanone Sud, che attualmente funziona solo in una direzione e che sarà invece completato. Infine c’è l’areale Sadobre: qui realizzeremo un grande autoporto da 300 stalli per i tir con un motel e tutti i servizi accessori».
Poi ci sono i lavori per allargare la corsia di emergenza...
«Sono previsti per legge ed è soprattutto una questione di sicurezza. Buona parte degli incidenti che avvengono lungo l’autostrada del Brennero sono innescati da manovre necessarie per evitare vetture ferme sulla corsia di emergenza troppo stretta. Non è una terza corsia, è un fattore di sicurezza in più per gli utenti e i cittadini».
Quando arriverà a Bolzano?
«L’adattamento della corsia di emergenza va fatto ovunque è possibile. Questo significa arrivare fino a Bolzano Sud. Ad oggi è assicurato il finanziamento per arrivare poco più a nord di Egna, ma sicuramente troveremo i fondi necessari per arrivare fino a Bolzano».
Saranno migliorate le aree di servizio?
«Di recente abbiamo risistemato l’area di servizio Sciliar in direzione Sud e le due aree di servizio Laimburg, dove abbiamo inserito un nuovo angolo per i prodotti tipici locali».
L’autostrada in galleria a Bolzano è un progetto fattibile?
«Sicuramente questo è uno dei progetti congelati in attesa di avere chiarezza sulla concessione. Poi c’è un doppio discorso legato alla finanziabilità e alla fattibilità tecnica. Non voglio dire no in partenza, ma una spesa di 600 milioni e lo spostamento del tracciato in galleria sono da valutare attentamente».

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