Assegno di cura per 3500, pronti a partire in ottobre

Non autosufficienza, la proposta di Rossi: l’aiuto andrà da 637 a 1357 euro Dal 2013 budget di 12 milioni. I sindacati chiedono di potenziare i servizi


di Chiara Bert


TRENTO. A due mesi dall’approvazione in consiglio della legge sulla non autosufficienza, è pronta la proposta per dare attuazione al nuovo assegno di cura, un aiuto pensato per incentivare la cura in casa degli anziani. Ieri l’assessore alla salute Ugo Rossi ha presentato ai sindacati una proposta che nelle intenzioni della Provincia consentirà di partire a metà ottobre con le domande da parte delle famiglie: sulla base della simulazione Icef fornita dagli uffici, la platea dei beneficiari dell’assegno sarà di circa 3.500 persone, contro gli attuali 600 destinatari del «vecchio» assegno che oggi è molto più restrittivo.

Si tratta di una novità importante nel sistema del welfare trentino. Oggi sono 16 mila le persone non autosufficienti stimate in provincia: di queste, 11.411 percepiscono l’indennità di accompagnamento (4.293 assistiti nelle Rsa e 7.118 in casa). L’assegno previsto dalla nuova legge sarà erogato sulla base della gravità dell’assistito (previste 4 fasce) e - compreso l’accompagnamento - andrà da 637 a 1.357 euro. Questo se la platea dei beneficiari rimarrà quella delineata dalla proposta di Rossi, che fa i conti con le risorse a disposizione: 5 milioni quest’anno e 12 milioni all’anno a partire dal 2013.

I sindacati ieri si sono riservati di valutare la simulazione Icef per poi dare un giudizio sull’equità del provvedimento. «Lo stanziamento non ci soddisfa in pieno», commenta Enzo Gasperini, segretario dello Spi-Cgil, «ma l’assessore ci ha dato la disponibilità a verificare la sostenibilità dei parametri previsti». Tre le richieste avanzate dai sindacati, come sintetizza Claudia Loro della segreteria Cgil: potenziamento e qualificazione dei servizi (l’assegno sarà erogato in buoni di servizio e solo in subordine come denaro alle famiglie), attenzione ai criteri di accreditamento delle cooperative e controlli sulle erogazioni.

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