Arrivò a Panchià per amore delle montagne

Da Milano alla valle di Fiemme dove viveva assieme alla famiglia. Il marito sotto choc dopo la tragedia


di Francesco Morandini


Tiziana Sottocornola, 41 anni (fra un mese esatto ne avrebbe compiuti 42) era arrivata a Panchià da Vimercate, in provincia di Milano, una decina, forse una dozzina d’anni, fa assieme al marito Marco Garbi che di professione fa l’artigiano elettricista. Una scelta dettata dalla loro passione per la montagna, per le scalate, per essere sempre vicini a quelle pareti che amavano affrontare ogni momento possibile. Così anche ieri hanno approfittato della presenza dei nonni, cui hanno lasciato la figlia che il primo aprile compirà 7 anni, per la scalata sulla cascata di ghiaccio che le è stata fatale. Il marito dopo la tragedia è stato soccorso in stato di choc.

La sua era una vita abbastanza riservata. Appena arrivati in valle di Fiemme avevano cercato di costruirsi la casa con una cooperativa edilizia, ma poi avevano deciso per l’acquisto. La conoscevano le maestre, le mamme dei compagni di scuola della figlia, il corso di sci a Predazzo.

Aveva lavorato saltuariamente, anche all’acropark di Ziano, e ultimamente faceva la mamma casalinga, anche se pare avesse ripreso un lavoro part-time in un ufficio a Ziano di cui era particolarmente soddisfatta poichè le consentiva di seguire di più la figlia. Alla montagna univa la passione per i cani, in particolare per Tara, che campeggia sulla sua pagina Facebook, così come in molte altre foto, assieme alla figlia e al marito. Entrambe, mamma e figlia, avevano una grande passione per la lettura ed erano assidue frequentatrici dell’attività delle biblioteche fiemmesi. Era iscritta anche al “Siberian husky club Italia” dove compare una sua scheda con i suoi amici animali. Di Tiziana resterà, in coloro che l’hanno conosciuta, anche il ricordo dei suoi occhi che, come ancor più quelli della giovanissima figlia, rievocano lo sguardo di quegli husky che amava.













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