Arcobonsai ormai è adulto e ha bisogno di spazio

Il Casinò, che la settimana prossima ospiterà la ventisettesima edizione, non basta più. La manifestazione ottiene il patrocinio del Consolato giapponese



ARCO. «Fino a qualche anno fa, stando all'interno del Casinò, rischiavamo persino di perderci oppure di smarrire qualche espositore o visitatore da quanto gli spazi erano grandi e noi piccolini. Oggi la manifestazione è così cresciuta, come importanza e partecipazione, che i saloni e la veranda ci sembrano persino stretti. E forse cominciano ad esserlo veramente». Con 27 edizioni alle spalle, Arcobonsai si avvicina a passi lesti all'età della ragione, inevitabile spartiacque fra il periodo della spavalderia e dell'incoscienza e quello della maturità. Inevitabile, pertanto, avviare una riflessione sul futuro di quella che è forse la manifestazione arcense che produce la maggior ricaduta sul territorio, in termini di presenze e promozione. E così il varo ufficiale della nuova edizione, in programma dal 4 al 6 maggio, si è trasformato in un trampolino di lancio per le iniziative da mettere in calendario prossimamente, compreso quel congresso europeo che il presidente del comitato organizzatore Gabriele Sbaraini vorrebbe far coincidere con i festeggiamenti del trentennale o addirittura l'appuntamento mondiale (a cui Arco ha già rinunciato in passato, per questioni logistiche) che la schiera di politici presenti, ieri mattina al Palace Hotel, ha auspicato e caldeggiato. Intanto, però, c'è da mettere in scena l'edizione numero 27, che nasce tra mille difficoltà, soprattutto strutturali. «Siamo diventati la mostra mercato, nel settore del florovivaismo, più importante che si svolge attualmente in Europa – ha spiegato Sbaraini – e questo la dice lunga sulla necessità che abbiamo di spazi in cui sistemare i nostri espositori. Il Casinò, in tal senso, comincia a mostrare i suoi limiti, gli stessi che ci hanno impedito, assieme alla carenza di un congruo numero di posti letto di un certo livello, di organizzare il convegno mondiale». Ad aggiungere disagio a disagio, quest'anno ci si è messo pure il cantiere che sta ristrutturando le facciate e il tetto del Casinò. «Vedremo di mascherare in qualche modo i ponteggi – ha proseguito l'infaticabile presidente – anche se miracoli non ne potremo certo fare. La speranza è che le condizioni meteo ci vengano incontro: il successo della manifestazione dipende in gran parte da questo». A “benedire” la nuova edizione di Arcobonsai, ieri mattina, c'erano gli assessori comunali Renato Veronesi e Massimiliano Floriani, il presidente di Ingarda Marco Benedetti e quelli dell'Amsa Stefano Tamburini e della Cassa Rurale Enzo Zampiccoli. Accolti nel verde del giardino (rinnovato da poco con l'idea di farne nuovamente un punto di incontro della città) su cui si affacciano le camere del Palace Hotel. La formula è quella ormai consolidata che mescolerà nuovamente la parte espositiva ai convegni, le dimostrazioni pratiche alla compravendita. Attesi, come sempre, migliaia di ospiti provenienti da tutto il mondo: per qualche giorno viale delle Palme e dintorni si trasformeranno in una babele di lingue e dialetti. Non mancheranno neppure il mercato contadino, il villaggio dei sapori e i giochi per i più piccoli. Arcobonsai ha anche il pregio di riuscire a riunire sotto un'unica manifestazione gran parte delle associazioni di Arco che collaborano alla riuscita dell'evento. Infine, di particolare prestigio, come ha evidenziato Sbaraini, il patrocinio ricevuto, oltre che dal Comune, dal Consolato generale del Giappone a Milano e dalla Provincia, anche dal Ministero italiano per i Beni e le Attività culturali.

(gl.m.)













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