«Arco non sarà un casello dell'A22»

Paolo Mattei vede premiati i suoi sforzi: «Non ci intaseremo di traffico parassitario»



ARCO. «Non è un compromesso frutto della necessità, bensì una bella soluzione che risolverà i problemi viari senza stravolgere il territorio e soprattutto evitando di trasformare l'Alto Garda in un casello autostradale». E' soddisfatto Paolo Mattei. Il tracciato individuato dalla Provincia risponde perfettamente alle sue aspettative. E se il sindaco di Arco è felice, quello di Nago-Torbole è addirittura raggiante: «Non siamo mai stati così vicini al traguardo».

Paolo Mattei non ha mai fatto mistero delle perplessità che nutriva nei confronti della soluzione precedente, quella più complessa e costosa e che prevedeva la realizzazione di un tunnel a doppia canna con imbocco, provenendo da Rovereto, alle porte di Loppio e sbocco nella zona del Cretaccio. La nuova soluzione mantiene inalterata l'uscita in Busa ma sposta l'ingresso al di là di passo S.Giovanni, verso Nago, riduce ad una sola canna l'ingombro del tunnel (con due corsie in salita ed una in direzione opposta) e soprattutto contiene la spesa (fissata in 120 milioni di euro), rendendo l'opera immediatamente fattibile (l'avvio del cantiere sarà nel 2012 e il taglio del nastro nel 2015).

«Ho sempre fatto molta fatica a capire il coro pressoché unanime di consensi per la soluzione più lunga - commenta il sindaco Mattei - perché mi pareva evidente che la realizzazione di un collegamento di tipo autostradale avrebbe reso molto più conveniente, per i turisti diretti sulla sponda lombarda del Garda, tagliare per Arco anzichè fare il giro da sud: il tempo di percorrenza, per loro, si sarebbe ridotto praticamente della metà e questo avrebbe comportato per le nostre strade un aumento esponenziale del traffico parassitario, pari a circa 7000 veicoli giornalieri nei periodi più caldi. Un vero suicidio. La soluzione individuata è il giusto equilibrio fra vantaggi e svantaggi: cosa sarebbe servito ridurre a otto minuti il tempo impiegato per scendere in Busa? I 16 minuti sono più che sufficienti».

Mattei, nel sostenere le proprie tesi, si è fatto forte di uno specifico studio grazie al quale è riuscito a fare proselitismo nei confronti dei colleghi sindaci, supportato in questo dalla task force guidata da Andrea Bernardis.  «E' davvero la migliore soluzione possibile - commenta senza mezzi termini il sindaco di Nago-Torbole Luca Civettini, il più coinvolto nella faccenda assieme a Mattei - a tal punto che quando l'abbiamo visionata, il sindaco di Arco ed io, ci siamo chiesti per quale motivo non fosse stata partorita prima. In altre parole il classico uovo di Colombo che tiene conto della situazione economica, risparmia dal sacrificio una bella fetta di campagne e soprattutto consente di arrivare nel giro di qualche anno all'inaugurazione dell'opera. Per quanto concerne la circonvallazione di Torbole, per noi strategica, ho avuto garanzie che la progettazione seguirà di pari passo quella del tunnel per la Vallagarina e che verrà realizzata subito dopo, entro il 2018».













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