TRENTO. Di posta certificata si parla ormai da tempo e l’amministrazione pubblica spinge molto perché questo sistema di comunicazione diventi pratica quotidiana anche dei cittadini. Ma Bruno Firmani, consigliere provinciale dell’Idv, ha fatto notare alla giunta che non tutti i servizi provinciali e gli enti collegati sono pronti a dialogare con i cittadini attraverso il sistema postale informatico sicuro. La Pec è considerata un metodo importante sulla strada della riduzione della burocrazia, dell’uso di carta e del miglioramento dei tempi di reazione e risposta da parte dell’ente pubblico. Alla domanda d’attualità presentata ieri ha risposto l’assessore Alberto Pacher, il quale ha ricordato che la Provincia ha introdotto la Pec fin dal 2008. Ora la strada informatica è percorsa dalla novità che è la carta dei servizi, distribuita l’anno scorso e in fase di attivazione progressiva. Su questo fronte sempre l’assessore ha fatto presente che è appena stato messo in linea il portale “servizionline.provincia.tn.it” che permette di accedere ai servizi (in fase di ampliamento) proprio attraverso la card. L’obiettivo è quello di ridurre sempre di più i disagi dei cittadini che non dovranno nemmeno muoversi da casa per avere a disposizione, ad esempio, la propria situazione catastale, oppure quella relativa all’Icef del proprio nucleo familiare. Firmani aveva chiesto anche la possibilità per i cittadini di ottenere la Pec gratuitamente: già si può fare, ha detto Pacher, basta chiedere al dipartimento.

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