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Animi esasperati alla guida: tre risse in pochi giorni

Manovre azzardate all’origine di liti tra automobilisti e anche motociclisti. Insulti, minacce, pugni e danni in Corso Bettini, a Loppio e a Villa Lagarina



ROVERETO. Sarà l’esasperazione per un’estate che non arriva, sarà il logorìo della vita moderna - come diceva tanti anni fa Ernesto Calindri - che ci rende facili all’ira. Certo è che ultimamente girare in auto per le strade della Vallagarina può anche essere rischioso. Sono tre, in fatti, e tutti nel giro di pochi giorni, gli episodi che hanno visto automobilisti locali andare oltre i semplici insulti legati a motivi di viabilità, finendo con vere e proprie aggressioni e danneggiamenti alle vetture.

Il primo episodio, in ordine di tempo, è avvenuto qualche giorno fa nel centralissimo corso Bettini. Protagonisti quattro ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni che viaggiavano su due su una Polo e due su altrettante moto. Erano circa le 23 e, a dare il via alla lite, secondo quanto raccontato dai protagonisti agli agenti della volante del Commissariato intervenuti per calmare gli animi, tutto avrebbe avuto inizio da un sorpasso azzardato compiuto in Corso Rosmini dai bikers, subito inseguiti dall’automobilista fino in Corso Bettini, dove i due centauri s’erano fermati ed erano scesi dalle moto. Prima le parole, con entrambe le parti ad accusare gli altri d’aver compiuto una manovra pericolosa, poi i fatti, con un pugno sferrato ad uno dei motociclisti, rimasto incolume proprio perché non aveva avuto nemmeno il tempo di togliersi il casco.

L’intervento della Polizia ha comunque evitato che la situazione degenerasse e ora la parola passa ai protagonisti, per eventuali denunce, e ai loro avvocati. Il giorno dopo, un’altra lite, ancora più grave, perché conclusa con un’aggressione ad una donna. Un episodio su cui la Polizia non è intervenuta, ma di cui è venuta a conoscenza grazie a Facebook, il social network a cui la donna aggredita da due “tizi loschi” mentre tornava a Rovereto dopo aver mangiato il gelato a Riva insieme alle figlie e ad un’amica.

Un sorpasso compiuto a Loppio che non è piaciuto ai due energumeni, scattati all’inseguimento della donna, fermata poi verso Mori. Insulti e minacce - «se fossi un uomo ti avremmo spaccato la faccia» - poi i danneggiamenti all’auto, con uno specchietto quasi spaccato. Naturale lo sgomento della poveretta, terrorizzata come le figlie e l’amica. Il terzo episodio pochi giorni fa: teatro dei fatti la strada che da Castellano scende verso Villa Lagarina. Sono le due di notte e un ventiseienne veronese sta tornando dalla festa Castel Folk insieme a due amici al volante della sua Giulietta.

Ad un certo punto, la Renault Clio che li precede frena bruscamente, senza un motivo apparente. Il ragazzo evita il tamponamento, ma protesta con forza azionando più volte gli abbaglianti. Atteggiamento che non è affatto piaciuto al guidatore della Clio che si è subito fermata e da cui sono scese due ragazze dai capelli lunghi neri e un ragazzo con i capelli lunghi biondi e la barba incolta. Tutti e tre hanno all’incirca 30 anni, si avvicinano alla Giulietta e aggrediscono gli occupanti.

Il guidatore, in particolare, viene colpito al volto dal pugno sferrato da una delle due donne (ferita che sarà poi medicata al Pronto soccorso dell’ospedale di Rovereto), probabilmente alterata dall’alcol o da altre sostanze. Alterazione che, secondo gli aggrediti, era ben visibile anche negli altri due occupanti della Clio. Ma non è finita: l’Alfa Romeo viene presa a calci sulla fiancata e ammaccata. In frantumi un faro posteriore. Poi la fuga del terzetto sulle cui tracce, però, sono già gli investigatori del Commissariato, a cui il veronese s’è rivolto per la denuncia. Forse è davvero il caso di darsi una calmata quando ci si mette al volante.













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