Anffas, una gara di solidarietà

Giudicarie, il progetto “Dopo di noi” cerca fondi per ospitare i disabili adulti: servono 800 mila euro


di Ettore Zini


GUDICARIE. Una Cavezzo bis per i disabili. Riusciranno i genitori della fondazione “Leonia Piovanelli e Maria Roberta Pellegrini” di Tione a bissare la gara di solidarietà dei comuni giudicariesi che, lo scorso anno, ha contribuito a realizzare una scuola per il comune terremotato dell’Emilia? Loro, ovviamente, si augurano di si. Anche se, di questi tempi, far scucire 800 mila euro ai comuni, seppur per una causa nobilissima come il “Dopo di noi”, non è facile. Ma, sarebbe un vero peccato deludere le aspettative di chi è preoccupato per il futuro dei loro figli. Figli con gravi disabilità. Gestiti oggi in famiglia, con l’aiuto della locale Anffas. Ma, domani? Chi si prenderà cura di loro? E, soprattutto, dove alloggeranno?

L’intento è di costruire una struttura protetta. La futura casa di questi sfortunati ragazzi che, oggi grazie a cure e alle migliori condizioni di vita, hanno aspettative di vita di gran lunga superiori a quelle di un tempo. Per questi ragazzi, afflitti da disabilità gravi (sei in tutto, per ora) si vuole realizzare una struttura protetta, di cui esistono: un progetto, un terreno su cui costruirla, e parte dei finanziamenti già stanziati dalla Provincia. L’ubicazione è a Tione, in via Fabio Filzi. Il costo dell’immobile è di 4.200.000 euro. Una delibera provinciale ne ha messo a disposizione tre quarti, con un sussidio a fondo perduto del 75%: mancano però 800 mila euro. Una cifra troppo rilevante, perché se ne possano far carico le famiglie. Per cui, l’associazione “Piovanelli-Pellegrini”, che lavora a contatto con la locale Anffass, ha deciso di bussare alla porta di comuni ed enti locali aulla falsa riga di quanto fatto per Cavezzo. Si spera in una gara di solidarietà che permetta di realizzare il progetto predisposto dagli architetti Marzoli e Fusari.

Un complesso a due piani, capace di ospitare, in piena autonomia, i disabili gravi che in futuro non potranno più avere il sostegno delle famiglie. «Sarebbe un peccato – spiegano il presidente dell’ente morale Luigi Battocchi e il vice Mirco Pellegrini - che i soldi stanziati dovessero tornare alla Provincia». Nei giorni scorsi il direttivo dell’associazione, di cui fanno parte una trentina di familiari, è stato ricevuto dalla Conferenza dei sindaci. Ai responsabili del Bim di Sarca e Chiese è stata avanzata la richiesta di coprire la somma restante: quel residuo 25%, non compreso nel contributo Pat. «Sappiamo che la situazione economica – spiega Luigi Battocchi – non è delle migliori, nemmeno per gli enti locali. Ma, vista la valenza sociale del progetto, chiediamo di trovare il modo di coprire la parte mancante del finanziamento». Le prime reazioni sono state positive. Alcuni sindaci, Tione in prima fila, hanno già dato la loro disponibilità. Ora però c’è da presentare un dettagliato piano di intervento. I comuni, si sa, sono alle prese con i bilanci rigidi, i capitoli di spesa già destinati. I genitori del “Dopo di noi”, però, sono fiduciosi. L’importante è che si facciano le delibere. Poi, se ci sarà da attendere, pazienza.













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