Ancora ladri in Bolghera, quattro furti in poche ore

Le denunce sono arrivate tutte la sera, al ritorno dei padroni di casa. I malviventi ormai agiscano a caso: puntano sulla quantità dei colpi



TRENTO. Dopo giorni di relativa calma, tornano a colpire i ladri d’appartamento. E questa volta hanno preso di mira la Bolghera, zona che aveva già dovuto subire delle incursioni qualche settimana fa. I malviventi hanno colpito in serie: quattro le denunce arrivate alla polizia domenica sera nel giro di qualche decina di minuti. E quindi quattro padroni di casa che, dopo alcune ore di assenza per una piccola gita fuori porta o per una passeggiata, hanno dovuto constatare che qualcuno era entrato nell’abitazione per mettere a segno il colpo. Bottini di modesta entità ma resta la brutta sensazione della propria proprietà violata da estranei unita a quella di sentirsi impotenti.

Le denunce, come detto arrivano tutte dalla zona della Bolghera come se a colpire fossero state sempre le stesse persone che avevano individuato la zona residenziale a ridosso del Santa Chiara come «ideale» obiettivo delle incursioni. E la sensazione è che i ladri abbiamo agito a caso fra via Chini, viale Bolognini e via Gocciadoro. E quindi che non ci fossero degli obiettivi definiti e decisi prima ma che abbiano agito a caso, probabilmente basandosi sulle case con le luci spente, segno che all’interno probabilmente non c’era nessuno. E a quanto pare basta un piccolo pertugio - tipo la finestra del bagno lasciata solo un po’ aperta per arieggiare, e «l’invito» al ladro è servito. Ma non basta chiudere bene porte e finestre. In alcuni casi i ladri, infatti, hanno forzato le porte finestre dopo aver raggiunto i poggioli anche dei piani superiori. E una volta dentro i ladri si muovono con velocità. Cercano cose che possano essere rivendute in poco tempo - tipo gioielli e oggetti elettronici - e di ridotte dimensioni visto che hanno bisogno di scappare in fretta e di non farsi notare. Dei veri e propri blitz che in alcuni casi possono concludersi anche con un «nulla di fatto». Ossia con un bottino pari a zero, ma basta l’incursione nella casa per creare un’atmosfera di apprensione nelle persone.

Come detto delle ultime quattro denunce se ne sta occupando la polizia che sta cercando degli indizi, dei riferimenti che possano aiutare le indagini. E che possano permettere di dare un nome e un volto a chi sfida un quartiere molto popolato, a pochi passi dall’ospedale (e quindi con diverse persone che vanno avanti e indietro) e in pieno giorno per tentare i furti in abitazione. Ed è lo stesso quartiere in cui, poco prima di Natale una famiglia ha subito addirittura due furti a nemmeno dieci giorni di distanza l’uno dall’altro.

E per le forze dell’ordine saranno importanti anche le indicazioni che potranno arrivare dai passanti che magari, nel pomeriggio di domenica, hanno notato delle presenze «sospette» aggirarsi fra le case.

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