Amministratore si «intasca» 150 mila euro

I soldi prelevati dal conto corrente di un condominio fassano in tre anni. Denunciato trentenne



TRENTO. In tre anni aveva sottratto 150 mila euro dai tre conti correnti del condominio di cui era amministratore. E ora dovrà rispondere di appropriazione indebita e truffa aggravata. Lui è un trentenne della val di Fassa che per lavoro fa l’agente immobiliare curando anche l’affitto di appartamenti per le vacanze. E inoltre è amministratore di alcuni condomini. Fra questi uno con una settantina di proprietari che si sono visto sfilare da sotto il naso 150 mila euro che dovevano servire per fare lavori di manutenzione. Lavori fatti ma mai pagati. Tutto questo fra il 2010 e il 2013 nel silenzio assoluto grazie anche al fatto - e così si è concretizzata l’accusa di truffa - che il giovane avrebbe artefatto diversi bilanci. In questo modo quando a fine anno presentava i conti tutto sembrava tornare. Ma è stato all’inizio di quest’anno che tutto è venuto a galla. E a causa del gasolio. C’erano stati problemi nella fornitura perché, poi si è scoperto, non erano state pagate alcune bollette. Cambiato l’amministratore, i condomini si sono quindi rivolti ai carabinieri di Canazei che, guidati dal luogotenente Saggese, hanno iniziato le indagini. Un’ottantina le persone che sono state sentite e sono stati spulciati anche tutti i bilanci per cercare di capire la situazione. E chiarire le responsabilità.

A quanto pare il giovane amministrato avrebbe «giocato» su più tavoli. Ovvero si sarebbe trattenuto i contanti con i quali i villeggianti pagavano le settimane di vacanza degli alloggi che lui gestiva, girando ai proprietari degli appartamenti gli assegni che prelevava dai conti del condominio sui quali aveva ampia libertà di manovra.

Ammanchi che si sarebbero sommati gli uni agli altri arrivando alla circa di 150 mila euro. Questa è l’accusa che viene mossa contro il ragazzo che ora dovrà difendersi da due pesanti accuse. A pagare le conseguenze di questi «giochetti» oltre ai condomini, anche chi ha fatto i lavori di manutenzione sia ordinaria che straordinaria che hanno fatto gli interventi che venivano di volta in volta eseguiti ma che con venivano pagati.

Le indagini dei carabinieri della stazione di Canazei non sono ancora finite. Si stanno facendo degli altri accertamenti per cercare di capire se ci siano altre posizione da verificare. Indagini, dunque, che andranno avanti a 360 gradi per poter valutare qualsiasi posizione o per poter fugare o meno qualsiasi dubbio.













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