Amianto letale, la Cgil si costituisce parte civile

Per la morte di un ex operaio sono imputati quattro manager della Rheem Radi Il sindacato a sorpresa davanti al Gup: «Scelta fatta per tutelare i lavoratori»



ROVERETO. Una scelta simbolica, ma di grande valore. La Cgil trentina ha scelto a sorpresa di costituirsi parte civile nel corso dell’udienza preliminare a quattro ex dirigenti dell’Rheem Radi, accusati di essere indirettamente responsabili della morte di un ex operaio settantaquattrenne della fabbrica roveretana. L’uomo, residente a Pomarolo, era stato stroncato un paio di anni fa da un mesotelioma epitelipleurico, neoplasia strettamente legata all’utilizzo e dell’amianto. «La nostra presa di posizione – spiega l’avvocato Giovanni Guarini, che assiste il sindacato – ha un valore meramente simbolico per tutelare l’immagine della Cgil e di tutti i lavoratori ogni qual volta vengono lese e violate le normative a tutela della salute dei lavoratori». La mossa della Cgil era inattesa e per questo il giudice Riccardo Dies ha rinviato l’udienza al 15 novembre prossimo: in questo intervallo di tempo, il gup valuterà o meno l’amissibilità della costituzione di parte civile.

Secondo l’accusa, i quattro manager che si sono succeduti alla guida della Rheem Radi dal 1970 al 1988, erano a conoscenza della pericolosità delle microfibre presenti nell’amianto, ma non dissero nulla ai dipendenti e non adottarono alcuna precauzione per proteggere gli operai dal pericolo durante la lavorazione del materiale utilizzato per la coibentazione degli scaldabagni. Per questo il sostituto procuratore Fabio De Angelis, conclusa l’inchiesta, ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ormai novantaquattrenne David Scott, residente a Dover, in New Hampshire; John Herndon, che si è stabilito con la famiglia a Mulmur Township, Ontario, Canada; Alfred Slade Mills Jr., classe 1935, che è in pensione da anni e vive tra New York e Washington e l'unico italiano, il milanese Domenico D'Angelo, anche lui ormai sull'ottantina. Sull’altro fornte, per la difesa dei quattro manager, che si è opposta alla richiesta del legale della Cgil, non vi è alcuna relazione tra il cancro che colpì l’ex operaio e il suo lavoro presso la Rheem Radi.L’utilizzo delle guarnizioni fu interrotto nel 1992, quando fu vietato all'indomani della legge che proibiva l'utilizzo di amianto nelle produzioni. Tra un mese l’udienza: un’eventuale condanna al risarcimento dei famigliari dell’ex operaio non avrebbe precedenti in provincia.

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