rovereto

Ambulante abusivo: frutta e verdura sequestrata e poi donata ai poveri

Un pakistano vendeva merce in via Abetone senza la licenza. Quaranta cassette sequestrate e poi donate a Trentino Solidale


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Ma cosa ci fanno tutte quelle persone ammassate attorno ad un monovolume? Se lo sono chiesti due militari della Guardia di finanza di Rovereto che, durante un servizio di controllo del territorio, hanno notato un assembramento di uomini vestiti con una tunica bianca. E una volta fermatisi in via Abetone hanno trovato la risposta al loro interrogativo: stavano acquistando frutta e verdura che un pakistano residente del Bergamasco aveva stipato nella sua Kia Carnival.

Tutta merce freschissima, pronta per essere venduta e consumata se non fosse stato che il pakistano era privo della licenza di venditore ambulante. Ha tentato di difendersi, ma gli uomini della compagnia di Rovereto della Finanza guidata dal capitano Venerando Sorbello non hanno creduto alla sua versione. Risultato: merce sequestrata ai fini della confisca e quindi consegnata a Trentino Solidale Onlus che ha provveduto a distribuirla alle persone in difficoltà.

Il commerciante ambulante abusivo si era fermato con la sua monovolume in via Abetone, nelle vicinanze del luogo dove i pakistani di religione musulmana si ritrovano il venerdì per la preghiera. E all’uscita in molti si sono fermati per acquistare frutta e verdura. La pattuglia del 117 in servizio quel pomeriggio ha notato quello strano assembramento e si è fermata per accertarsi di cosa si trattata.

La Kia Carnival era stipata di coriandolo, insalatina, sedano rapa, cime di rapa, coriandolo, limoni e mango. Il pakistano, che arrivava dalla provincia di Bergamo, ad una richiesta di documenti dapprima ha affermato di essere dipendente di una ditta e di non avere con sé la licenza, poi però ha dovuto ammettere, una volta accertato dagli uomini della Finanza che lui era titolare di una partita Iva, che la licenza di ambulante non ce l’aveva. Abusivo, dunque.

A quel punto è iniziata la procedura per il sequestro della merce, in totale quaranta cassettine, che ha portata alla confisca e quindi la consegna per la distribuzione a chi si trova in difficoltà economiche alla Onlus Trentino Solidale. E’ il primo intervento in città che ha portato al sequestro ad uno straniero di frutta e verdura vendute quasi esclusivamente a clienti originari del sud est asiatico.













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