Alle Don Milani anche gli insegnanti si ribellano a Miato

Il dissenso dei docenti in una lettera inviata in Provincia: «Non serve spostare al pomeriggio le ore facoltative»


di Roberto Gerola


PERGINE. Anche gli insegnanti contestano le modifiche proposte dal dirigente Lidio Miato, a proposito dell’offerta formativa e in particolare le ore facoltative al mattino. E lo fanno in maniera che si potrebbe definire scientifica. Se ne parla ormai da mesi nelle scuole elementari Don Milani.

La lettera degli insegnanti contro le tesi del dirigente segue di poco l’analoga presa di posizione dei genitori. Nella lettera, consegnata anche all’assessorato istruzione in Provincia si sostiene che i genitori «devono poter scegliere, ma consapevolmente, disponendo di tutte le più complete informazioni: da ben sette anni si sperimenta con soddisfazione il progetto in due sezioni (B e C) che prevede la frequenza dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 16, con 26 ore di insegnamento curricolare, 4 di attività di potenziamento e 10 di mensa e interscuola. Inoltre, nella sezione A gli alunni frequentano dal lunedì al sabato solo di mattina con possibilità di due pomeriggi di attività facoltative opzionali». Per gli insegnanti, i genitori hanno quindi la massima libertà di scelta. Sostengono poi che «la necessità di modificare l’assetto organizzativo con le ore facoltative al pomeriggio, per consentire ai bambini di poter riposare, diventa in realtà una limitazione al tipo di offerta formativa». I ragazzini sono stanchi? Gli insegnanti rispondono: «Siamo d’accordo che se un bambino è stanco, non può impegnarsi con profitto, ma spetta proprio al docente professionista modulare il carico cognitivo e mettere a proprio agio tutti gli alunni, soprattutto quelli che palesano difficoltà, assecondando così i bisogni e i ritmi di apprendimento di ciascuno. E’ proprio dello spirito di collaborazione tra la scuola e la famiglia il confrontarsi e il pianificare le migliori strategie per il benessere dell’alunno». Proseguono quindi affermando che «anche a livello accademico, con una serie di standard in riferimento ad orari, discipline e a carichi cognitivi ben definiti, diviene per noi una necessità collocare queste attività opzionali facoltative di potenziamento delle varie aree disciplinari proprio la mattina. Infatti, è proprio nelle mattinate di martedì e mercoledì che possiamo dividere le classi in piccoli gruppi e disporre della compresenza di un collega per personalizzare gli iter apprenditivi di ciascuno. Di evitano monotonia e ripetitività».

Altro tema importante, l’apertura all’innovazione e al cambiamento che la società domanda. «Dialogo e confronto si devono basare necessariamente su dati certi evidenziando l’importanza dell’indagine promossa dal consiglio dell’istituzione per l’anno scolastico 2014-2015». E concludono affermando che «le nostre scelte sono state sempre portate avanti con trasparenza e in completa sinergia con le famiglie», e contestano la preoccupazione di perdere posti di lavoro e l’accusa di rivendicazioni sindacali.

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