Perché io firmo/53

Alessio Coser: «Un gesto utile per riavvicinare la politica alla gente»



TRENTO. «I politici si lamentano che c'è una disaffezione dei cittadini nei confronti della politica: il taglio del loro stipendio sarebbe un gesto simbolico che potrebbe riavvicinarli alla gente comune». A pensarla così è Alessio Coser, 44 anni, fotografo. Anche lui, come altri 5.000 e oltre trentini, ha aderito all'appello lanciato dal Trentino che chiede ai consiglieri provinciali un taglio del 10% alla loro indennità. «Ho firmato - spiega Coser - perché credo sia una ragionevole richiesta di coerenza nei confronti della classe dirigente. Un criterio di rispetto della dignità umana. Sono d'accordo sul fatto che le competenze vadano riconosciute anche economicamente, però sono altrettanto convinto che il quantitativo economico debba essere commisurato al costo della vita e ad un'etica dei valori». Da una parte, quindi, ci sono i cittadini e i loro quotidiani sacrifici, acuiti dalla crisi. Dall'altra i politici ed i loro privilegi. «La politica è sempre più lontana dalla gente. I politici si lamentano di questo, dicono che c'è disaffezione, ma questa è dovuta dalla disparità di trattamento. Un taglio alle loro indennità mi sembra possa essere un gesto simbolico per riavvicinare la classe politica verso la popolazione. Oltre alle parole e alle promesse, infatti, servono i fatti e le azioni. E questa potrebbe essere un'azione importante che deve arrivare dall'alto. Deve però esserci la volontà politic di riappropriarsi della base». (j.t.)













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