Al ponte romano una vera spiaggia

Con sei interventi a Dro, Arco e Torbole il progetto inizia a concretizzarsi


Gianluca Marcolini


ALTO GARDA. L'astrattezza delle belle parole e dei nobili propositi, fin qui essenziali per mettere in moto un sistema complesso, sta per lasciare il campo alla concretezza dei progetti e delle opere di pubblico interesse. Il parco fluviale diventerà presto un contenitore di iniziative mirate a riqualificare alcuni dei siti più interessanti dislocati lungo il corso altogardesano del Sarca. Gli interventi riguarderanno varie zone: la centrale di Torbole, il ponte di Arco, il Ponte Romano a Ceniga, le Marocche e Pietramurata.

Il programma al completo è stato illustrato alle municipalità durante una recente Conferenza dei sindaci, ricevendo la benedizione di ogni primo cittadino dell'ambito di vallata. Le iniziative hanno tutte una sorta di valore simbolico: ogni Comune fluviale (Nago-Torbole, Arco e Dro) ha individuato un tratto di fiume caratteristico da sottoporre a riqualificazione ambientale. In questo modo si cerca di ottenere la maggiore visibilità possibile per dimostrare che il progetto del parco fluviale ha finalmente levato gli ormeggi.

Il piano di azione è stato approntato assieme ai servizi provinciali dei bacini montani e della conservazione della natura mentre la progettazione, coordinata dall'ufficio ambiente del comune di Arco, è stata finanziata con 30 mila euro provenienti dalla Comunità di valle e dal Bim. Sono ben sei gli interventi che troveranno concretizzazione nel corso del prossimo anno, per una spesa complessiva di circa 260 mila euro. L'opera più costosa e significativa sarà quella che verrà realizzata nel tratto di alveo tra il ponte di Arco e l'abitato della Moletta dove i tecnici hanno ipotizzato la creazione di una fascia di vegetazione continua lungo le sponde e quindi la pulizia della parte centrale del greto del fiume.

In tal modo, oltre all'impatto visivo, si guadagnerebbe anche in termini di sicurezza idraulica. Il progetto prevede pure il controllo delle specie invasive e il mascheramento delle scogliere in cemento. Altrettanto importante è il lavoro previsto a Torbole, nei dintorni della foce e poi fra la centrale idroelettrica e la pescicoltura.

In totale verranno spesi quasi 40 mila euro per ampliare fino alla passerella ciclopedonale la piccola area umida situata nei pressi della foce del fiume che ormai costituisce l'ultimo avamposto di natura in una zona di Sarca imbrigliata dagli argini artificiali. Più a nord, invece, si procederà alla riqualificazione della vegetazione esistente a ridosso della pista ciclabile e alla sistemazione degli accessi al fiume esistenti, al fine di renderli più agevoli (spesa prevista 50 mila euro). Al Ponte Romano di Ceniga, invece, si darà vita ad una vera e propria spiaggia (oggi quella esistente è decisamente naif): con 25 mila euro si abbelliranno le aree di sosta, si migliorerà la fruibilità da parte dei bagnanti e si ricaveranno dei piccoli percorsi pedonali.

Il comune di Dro incasserà altri due interventi: il collegamento fra la nuova ciclabile di Fies e il sentiero di fruizione del biotopo delle Marocche (parcheggiate le biciclette si potrà andare a visitare il "paesaggio lunare", lavoro da 18 mila euro) e la creazione di una connessione tra il parco urbano di Pietramurata, appena inaugurato, e l'attiguo corso fluviale, anche con una rampa che faciliti l'accesso al fiume per una spesa preventivata di 10 mila euro.













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