Al Maffei «addio» ai libri: adesso si studia sui tablet

Presentato un progetto sperimentale cui ha partecipato il colosso Asus. E dal prossimo anno a Riva aprirà anche una sezione del liceo musicale



RIVA. Asus ci ha messo i tablet, il liceo Maffei -o più precisamente il professor Stefano Lotti, pioniere riconosciuto dell'introduzione della comunicazione digitale nell'attività didattica- ha aggiunto tutto quel che serviva per far decollare il progetto ParnAsus che è stato presentato ieri in aula magna dalla preside Antonella Zamboni, Manuela Lavezzari -Marketing manager di Asus, Maurizio Marchese, professore associato di sistemi di elaborazione delle informazioni all'università di Trento e dal suo collega Silvio Pugliese, docente di organizzazione d'impresa, presenti l'assessore provinciale alla scuola Marta Dalmaso ed il sindaco di Riva Mosaner.

Il progetto parte dalla constatazione che sui banchi siedono dei “nativi digitali”, ragazzi cioè che vivono quotidianamente il mondo delle comunicazioni offerto dalle tecnologie, e che le mutazione avvenuta nelle modalità della comunicazione deve -per l'enorme dotazione di potenzialità che offre, sia come quantità che come appeal- entrare modificandola nella didattica, tanto più che la familiarità nell'applicazione delle nuove tecnologie è la stessa che poi viene richiesta nel mondo del lavoro. Il tradizionale libro di testo è destinato a scomparire: «Non avendo a disposizione i libri, ovvero una fonte chiara e sicura di nozioni -spiega Lotti- risulta indispensabile elaborare un metodo efficace tramite il quale costruire un “nostro libro di testo”, basato sugli appunti presi in classe e successivamente sistemati a casa. Il lavoro si è diversificato in due metodi: uno mirato ad approfondire e fissare i vari concetti attraverso una rielaborazione complessa degli appunti, l'altro alla riscrittura creativa basato su schemi, mappe e supporti visivi chiari ed immediati con conseguente sviluppo di competenze più articolate, abilità e capacità quali flessibilità, creatività, disposizione a lavorare in team, disposizione ad approcci critici e molto altro ancora».

L'assessore Dalmaso s'è congratulata con il Maffei, che fa da apripista per il varo d'un metodo didattico da terzo millennio. Mosaner, dopo un tributo di affetto alla sua vecchia scuola, ha colto l'occasione per due notizie: dal prossimo anno scolastico potrà aprirsi a Riva anche una sezione di liceo musicale, grazie al perfezionamento d'un iter seguito personalmente dall'assessore Dalmaso; l'attesa pluridecennale per il nuovo liceo è destinata a continuare per quelle “questioni di vil denaro” che hanno motivato il ricorso della proprietà contro le stime proposte dalla provincia per l'esproprio del complesso ex Cinque Maggio.

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