Aeroporto Catullo, no di Bolzano all’aumento

La giunta altoatesina non vuole ripianare i debiti. E così Trento spenderà di più



TRENTO. Ieri la giunta provinciale di Bolzano ha deliberato di non sottoscrivere, per la propria quota del 6,6% delle azioni, la richiesta di aumento del capitale sociale per 15 milioni di euro avanzata dall’assemblea ordinaria degli azionisti dell’Aeroporto catullo di verona Villafranca. L’appuntamento è per il prossimo 10 agosto quando è stata convocata un’assemblea straordinaria per far fronte al pesante deficit del 2011 pari a ben 26,6 milioni di euro.

La decisione di Bolzano avrà come prima conseguenza un ridimensionamento di circa un punto del valore della quota azionaria sin qui detenuta. Il segnale nei confronti della gestione veronese della società è invece chiarissimo: Bolzano non condivide le strategie seguite per l’aeroporto scaligero e lascia ai “cugini” di Trento, impegnati per una quota ben più consistente pari al 19,2% dele azioni , contribuire al ripianamento del “buco”. Trento dovrà sborsare minimo 3,5 milioni di euro.

Dopo l'incontro della scorsa settimana con il coordinatore italiano del BBT - la società del Brenner Basis Tunnel - Mauro Fabris, il presidente della giunta provinciale altoatesina Durnwalder ha ribadito l'importanza di una realizzazione contemporanea delle opere: il tunnel di base e le tratte d'accesso. «I lavori per la realizzazione del tunnel di base del Brennero procedono a buon ritmo con i quattro cantieri aperti - ha sottolineato Durnwalder - e inoltre l'Unione Europea intende aumentare la quota di finanziamento passando dal 30% al 40% delle opere anche per la tratta Fortezza-Ponte Gardena».













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