Addio a Costa: l’abbraccio di Pietramurata

TRENTO. Commozione e dolore. Stretti ed affettuosi gli abbracci, lunedì al cimitero di Pietramurata. L’affetto di tanti accanto alla moglie Silvana, alle figlie Cinzia ed Elisabetta, ai nipoti....



TRENTO. Commozione e dolore. Stretti ed affettuosi gli abbracci, lunedì al cimitero di Pietramurata. L’affetto di tanti accanto alla moglie Silvana, alle figlie Cinzia ed Elisabetta, ai nipoti. Riccardo Costa era mancato all'improvviso, sabato, lasciando il vuoto incolmabile di marito, papà e nonno. Ed un grande vuoto ha lasciato tra i soci ed i frequentatori della sezione di Trento-Cadine del Tiro a Segno Nazionale di cui era una delle figure storiche.

«Una vita come consigliere, atleta, istruttore per i cacciatori, polizia municipale, guardie giurate: una colonna del sodalizio». Questo il ricordo del presidente Mario Visioli che, con Riccardo Costa, ha retto la sezione sin dagli Anni '70. Allora le linee di tiro dell'aria compressa erano nel seminterrato delle scuole Sanzio, prima di traslocare a Gardolo ed infine a Soraval di Cadine.

Visoli, con occhi umidi, aggiunge: «Cinquant'anni di amicizia... mia e di tutti coloro che lo hanno conosciuto». Lunedì, per l'ultimo saluto, erano tutti li, a Pietramurata: i soci, gli atleti della sezione, chi lo ha avuto come guida e consigliere nei primi passi delle discipline. A Soraval mancherà la sua calma, il suo sorriso, la sua disponibilità. Un grande vuoto.













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