Accoltellamento, Teddy Cipriani non parla e resta in carcere

Trento. Resta in carcere Teddy Cipriani, il 50enne di Borgo arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio. Ieri, assieme al suo avvocato Andrea Stefenelli, si è presentato davanti al Gip...



Trento. Resta in carcere Teddy Cipriani, il 50enne di Borgo arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio. Ieri, assieme al suo avvocato Andrea Stefenelli, si è presentato davanti al Gip La Ganga, ma ha preferito non parlare, non raccontare la sua verità su quello che è successo giovedì pomeriggio a Borgo. In base agli elementi che sono stati presentati dalla procura (il caso lo sta seguendo il pm Carmine Russo) il giudice ha deciso di mantenere, per ora, la custodia in carcere perché ci sono degli elementi importanti a carico dell’uomo che si era costituito ai carabinieri subito dopo il fatto di sangue. E gra gli elementi non ci sarebbero solo le ferite al fratello Fulvio. Che ha già lasciato l’ospedale di Borgo dove era stato ricoverato e che, stando ad una prima ricostruzione, ha salva la vita perché il maglione e il giubbotto hanno fatto da protezione per il collo, limitando quindi i danni della coltellata. C’è anche un’altra denuncia presentata dal fratello contro Teddy, sempre per un’aggressione e anche un ammonimento del questore. Ammonimento che a Teddy, camionista, poteva costare la patente. Ma i rapporti famigliari sarebbero più complessi. Con scontri fisici fra i due fratelli che hanno portato entrambi in ospedale. Ma solo uno avrebbe presentato denuncia per “testimoniare” l’accaduto. Insomma un quadro complicato sul quale sta lavorando l’avvocato difensore che ieri ha avuto un lungo colloquio con il suo cliente. Che appare visibilmente provato per quello che è successo, per la sua condizione attuale e per il padre che è casa da solo.















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