Abitanti, le femmine vincono al fotofinish

Con il 51,3%, sono 13 mila in più dei maschi. Popolazione totale a quota 525 mila, circa 48 mila in più rispetto a 10 anni prima



TRENTO. Il Servizio Statistica della Provincia ha fornito ieri i risultati definitivi del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni e del calcolo della popolazione residente al 31 dicembre 2011. Alla data di riferimento del Censimento (9 ottobre 2011) risultano residenti in provincia di Trento 524.832 persone, di cui 255.731 maschi (48,7% del totale) e 269.101 femmine (51,3%). Rispetto al dato definitivo del 2001 (477.017 abitanti) la popolazione in Trentino è aumentata di circa 48.000 unità, ad un tasso medio annuo dell’1%. I Comuni maggiormente popolati si confermano Trento con 114.063 abitanti, Rovereto con 37.750, Pergine Valsugana con 20.470, Arco con 16.850 e Riva del Garda con 15.791. Il Comune meno abitato risulta essere Massimeno con 123 abitanti, seguito da Brione (141 abitanti) e Grauno (145 abitanti).

La popolazione censita definitiva è stata pubblicata nel Supplemento ordinario n. 209 alla Gazzetta Ufficiale n. 294 del 18 dicembre 2012 e costituisce la popolazione legale (popolazione che rappresenta la base per determinare i posti letto negli ospedali, il numero delle farmacie, delle scuole per grado di istruzione, il numero dei rappresentanti politici all'interno delle diverse istituzioni, ecc.).

In seguito alle innovazioni introdotte nel processo di rilevazione censuaria, la determinazione della popolazione legale è stata molto più tempestiva di quella degli scorsi censimenti. Inoltre, rispetto al passato, è aumentata anche l’affidabilità dei dati, grazie al sistema di gestione della rilevazione, che ha consentito di monitorare telematicamente le varie operazioni e a un attento processo di verifica, correzione e validazione dei dati forniti dai Comuni.

Il calcolo della popolazione legale è il punto di partenza per la determinazione definitiva della popolazione al 31 dicembre 2011, che risulta essere complessivamente di 524.877 persone, di cui 255.832 maschi e 269.045 femmine. Il dato censuario definitivo è inferiore di 1.678 unità rispetto a quello provvisorio ed è il risultato di una serie di controlli e rettifiche effettuate dall’Istat. Una quota consistente della differenza è imputabile ai duplicati censuari, cioè alle persone censite erroneamente due volte (normalmente in due Comuni diversi): queste sono state individuate e conteggiate solamente una volta, attribuendole tramite regole deterministiche ad un solo indirizzo, per giungere a una popolazione il più possibile vicina a quella reale.

L’anagrafe può contenere, infatti, anche persone ancora iscritte che non hanno, in realtà, più la dimora abituale nel comune e chiaramente il Censimento non rileva tali persone. Il calcolo statistico, d’altra parte, può assumere un valore più elevato per il rigonfiamento di errori che si sono accumulati nel corso del tempo, ma soprattutto per la non corretta sistemazione del confronto censimento-anagrafe.













Scuola & Ricerca

In primo piano