A Trento il debito pubblico va a ruba

Boom ieri per il Btp-day. Cassa centrale quadruplica gli ordini


Luca Marognoli


TRENTO. Comprare il proprio pezzo di debito pubblico, seppure microscopico, piace anche ai trentini. Soprattutto se, come ieri, non si doveva sborsare un euro di commissione e si poteva contare su rendimenti saliti alle stelle. Una scommessa sulla ripresa del sistema Italia, quella del primo Btp-day andato in scena su scala nazionale, che arriva nel momento forse più buio (ieri il rendimento dei buoni a due anni è schizzato fino al record di 8,12% per poi assestarsi a quota 7,43%) e in cui l'uscita dal tunnel appare a sempre più osservatori irraggiungibile.

C'è chi pensa positivo, nonostante tutto, e ha voglia di contrastare il circolo vizioso della sfiducia alimentato in questi giorni anche dalle voci giunte dagli Stati Uniti, secondo cui alcuni colossi del credito starebbero compiendo simulazioni in vista di un ipotetico addio dell'euro da parte di più Paesi del vecchio continente. In questo quadro allarmante, tutti devono prendersi le proprie responsabilità - era la filosofia della giornata, che sarà ripetuta il 12 dicembre quando saranno messi in vendita anche titoli di nuova emissione - e il credito trentino non si è sottratto a questo dovere morale.

Eccellente il riscontro registrato agli sportelli di Cassa Centrale, che raccoglie tutte le 45 rurali del Trentino e un'altra cinquantina di istituti in tutto il Nord-Est: sono stati negoziati ordini 4 volte superiori come numero rispetto alla media giornaliera di novembre, per un valore nominale di 3,7 volte più elevato. In numerosi istituti di credito c'era la percezione che l'iniziativa sarebbe stata un successo. Le tantissime richieste di informazioni arrivate alla fine della settimana scorsa autorizzavano ad attendersi un boom di acquisti. E così è stato.

Unicredit fa sapere che l'andamento trentino rispecchia il trend nazionale, decisamente positivo. Claudio Aldo Rigo, responsabile di territorio Nord Est, commenta: «Il riscontro è decisamente positivo, con volumi superiori alla media. I volumi degli ordini dei titoli di Stato sul secondario sono raddoppiati oggi rispetto alla media delle ultime settimane e quintuplicati rispetto alla media di inizio anno. I tagli sono stati medi e medio-piccoli, attribuibili a famiglie e privati, un segnale della fiducia che hanno e hanno avuto spontaneamente tanti clienti nel Paese e nel suo futuro». Il gruppo Intesa Sanpaolo, di cui fa parte Banca di Trento e Bolzano, conferma il trend e parla di un'iniziativa che ha riscosso «molto interesse da parte dei cittadini».













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