A scuola il libro diventa digitale

Dall'anno prossimo i testi cartacei dovranno avere la versione moderna


Robert Tosin


TRENTO. Il libro cede il passo ai moderni mezzi digitali. Anche a scuola. Lo ha deciso l'assessore Marta Dalmaso che ieri ha dato le indicazioni alle scuole per l'acquisto dei volumi di testo. E, riprendendo una normativa nazionale, impone che d'ora in avanti il libro non potrà più essere solo cartaceo, ma dovrà provvedere anche (oppure soltanto) una versione digitale. E' questa la vera novità del provvedimento della giunta provinciale, che per il resto ha confermato le consuete abitudini, cioè la gratuità dei libri per la scuola primaria con il comodato d'uso. La rivoluzione, in alcune scuole già cominciata, riguarda per ora le superiori e solo i nuovi testi adottati. Ora la discrezionalità viene limitata: basta testi soltanto cartacei.

Le case editrici si stanno già attrezzando e ora le scuole dovranno progressivamente incrementare la loro proposta digitale. Significa che un testo, accanto alle sue tradizonali pagine deve offrire anche un supporto multimediale attraverso per esempio delle piattaforme su internet alle quali si accede con delle password. Alcuni insegnanti già applicano queste direttive, magari offrendo agli studenti dei siti specifici dove fare esercizi o dove trovare testi sulle lezioni tenute in classe. L'alunno davanti al pc - a casa o in classe - digita la sua password personale ed ha accesso a tutta una serie di proposte didattiche, a pagine di esercizi o di quiz che offrono direttamente la "correzione" del compito.

Le possibilità sono infinite. La prospettiva, passo a passo, sarà arrivare a questa "contaminazione" anche nei gradi inferiori. Ovviamente i libri attualmente in uso e che saranno confermati resteranno anche se solo cartacei, ma in prospettiva cambieranno tutti. I vantaggi sono molteplici. Si va dall'osservazione più banale che riguarda la riduzione del peso degli zaini dei poveri studenti a quella non secondaria, di questi tempi, del calo dei costi: comprare un tomo oppure comprare solo la password è una bella differenza.

Ma c'è poi anche un aspetto più strettamente didattico, visto che la tecnologia offre supporti a insegnanti e studenti non di secondo piano. La stessa scuola si sta aggiornando dal punto di vista informatico. Le lavagne multimediali ormai sono in quasi tutte le classi e ora alcune scuole stanno introducendo pure i tablet, pur con tutte le controindicazioni che l'uso di tali strumenti comportano.

Se l'introduzione prenderà piede, ne beneficeranno anche le spalle degli studenti che devono sopportare pesi non indifferenti. Anche su questo aspetto la delibera porta una raccomandazione che però è ben poco rispettata. In teoria gli alunni non dovrebbero portare zaini eccedenti il 10-15% del proprio peso, ma questo suggerimento - non vincolante - non viene mai rispettato. Magari la tecnologia questa volta verrà incontro anche al benessere fisico degli studenti che potranno fare a meno di portare vocabolari e sussidiari in giro per mezzo Trentino.













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