A rischio anche il raccolto del 2013

A Pomarolo e Nomi è andato distrutto il 100% della produzione 2012. Ma i vitigni sono stati danneggiati seriamente


di Nicola Filippi


ROVERETO. Una processione domenicale mesta, quella di ieri, nelle campagne della Destra Adige investite dalla violenza degli elementi. Con una tale forza che ha lasciato sul terreno foglie verdi, rami spezzati, alberi sradicati, vitigni allagati, strade ricoperte di limo, viti spoglie e grappoli d’uva esplosi. La violenta grandinata che si è abbattuta su Nomi, Pomarolo, Besenello, Calliano e Volano è stata memorabile. «I vecchi di Pomarolo non ne ricordavano una così violenta, negli ultimi ottant’anni», spiega il sindaco Massimo Fasanelli. Ed effettivamente, passeggiando nelle campagne, si resta storditi dalla desolazione imperante e dai segni della devastazione. Ieri raccontavamo i danni incalcolabili nella zona di Nomi. Oggi raccogliamo la disperazione dei contadini di Pomarolo, che sabato mattina hanno anche ricevuto anche la visita dell’assessore provinciale all’agricoltura Tiziano Mellarini. Anche lui, da grande conoscitore dell’ambiente contadino, è rimasto impressionato dalla «devastazione totale» e dalle viti spoglie e scarnificate.

«Un disastro mai visto in nove anni che sono assessore all’agricoltura - ci racconta Mellarini - i terreni vitati di Pomarolo e Nomi sono stati falcidiati dalla grandine. A Pomarolo è stata colpita la qualità della produzione. Gran parte dei viticoltori sono assicurati, ma rattrista vedere eventi del genere: mettono in ginocchio l’attività». La fascia colpita dalla grandine si estende per 80 ettari, «la situazione è pesante per il territorio, ora dovremo fare una stima precisa dei danni che hanno avuto anche i produttori di frutti».

La situazione è «gravissima». Nella fascia grandinata la produzione 2012 è andata persa completamente. Quello che preoccupa i produttori e lo stesso assessore Mellarini è il futuro. «Farò una valutazione con la Fondazione Mach e il Consorzio difesa anti-grandine per capire il futuro di questi vigneti, di pregio e con varietà interessanti». Oggi l’assessore Mellarini ascolterà le quattro realtà cooperative (fra cui anche la frutticultori di Aldeno) per capire la gravità dei danni e il futuro.

«Dopo tutte le nostre valutazioni, vedremo se è il caso di attivare anche un profilo anche con la Comunità europea, perché è stato messo a rischio tutto il raccolto 2012 e, a quanto pare, anche la produzione dell’anno prossimo - spiega ancora Mellarini - il governo provinciale esprime tutta la propria vicinanza ai viticoltori e cercherà tutti gli strumenti, anche a livello europeo, per aiutarli ». L’auspicio dell’assessore Mellarini è quello che i viticoltori si assicurino: «La Provincia copre l’80% dei costi e in caso di eventi calamitosi così devastanti si ripagano una parte degli sforzi».

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