onorificenza

Trento, la studentessa Cavaliere della Repubblica: premiata per il doposcuola ai bambini stranieri

Fatima Zahra El Maliani è arrivata in Italia dal Marocco a due anni, vive a Torino e frequenta la laurea magistrale in International Security Studies all'Università di Trento e alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa  



TRENTO. Fatima Zahra El Maliani, studentessa della laurea magistrale congiunta di Università di Trento e Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa in International Security Studies , è Cavaliere al merito della Repubblica. Ha ricevuto l’onorificenza oggi (31 marzo) al quirinale dal presidente Sergio Mattarella: un premio per il suo impegno nel doposcuola a fianco di bambine e bambini stranieri.
Le comunità accademiche dell’Università di Trento e della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa si congratulano con la studentessa.

Nel comunicato congiunto si ricorda che Fatima Zahra El Maliani ha ricevuto questa onorificenza con altri 29 fra cittadine e cittadini distintisi per atti di eroismo e di impegno civile. Si tratta di “eroi ed eroine della quotidianità”, che hanno saputo fare la differenza con il loro impegno a favore di un’imprenditoria etica, delle persone detenute, per la solidarietà, per il volontariato, per favorire l’inclusione sociale, per diffondere la legalità, per estendere il diritto alla salute.
Alla studentessa dell’Università di Trento e della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa è stata attribuita l’onorificenza per il suo impegno nell’aiutare trenta bambine e bambini stranieri, attraverso le attività del doposcuola Unicef – Younicef, presso Casarcobaleno, nel quartiere multietnico di Porta Palazzo a Torino, la città dove Fatima risiede.

Da bambina, dopo essere arrivata in Italia dal Marocco a due anni, la stessa Fatima Zahra El Maliani ha frequentato il Sermig (Servizio missionario giovani) che le ha “stravolto la vita”, come riconosce oggi la studentessa. Ispirata dalla propria esperienza la studentessa ha deciso di intraprendere un percorso di impegno civile, aiutando le bambine e i bambini stranieri, accogliendo donne senza casa e insegnando la lingua italiana ai migranti.
 













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