TRENTO

Trento, Carabinieri "in gioco" con i piccoli di pediatria

Visita con dono speciale: 12 mesi per giocare come una volta



TRENTO. I carabinieri di Trento hanno incontrato i piccoli pazienti ospiti del reparto di pediatria del Santa Chiara, portando loro un piccolo dono: il calendario dei carabinieri a fumetti, “non solo smartphone”, lasciandone una copia nelle sale d’attesa presenti in tutto il Reparto di Pediatria. Il calendario “Non solo Smartphone”, con la figura giocosa e onnipresente del Carabiniere che partecipa ai giochi con i ragazzi, è il tutore della lealtà e della correttezza, principi su cui si deve basare il vivere civile ed il puro divertimento, affinché possano essere le fondamenta per una buona convivenza all’interno di una società sana.

Il calendario si compone di 12 tavole, una per ogni mese dell’anno, ricordano alcuni vecchi giochi: Il gioco delle biglie; l’albero della cuccagna; Il gioco dei cerchi; Il gioco della trottola; Il salto della corda; Il tiro alla fune; l’aquilone; la cavallina; la corsa con i sacchi; l’hula-hoop; la campana e il gioco di mosca cieca.

Trento, 24 gennaio: visita dei Carabinieri ai piccoli ospiti della pediatria

Trento, 24 gennaio. I carabinieri di Trento hanno incontrato i piccoli pazienti ospiti del reparto di pediatria del Santa Chiara, portando loro un piccolo dono: il calendario dei carabinieri a fumetti. Il calendario “Non solo Smartphone” si compone di 12 tavole, una per ogni mese dell’anno, ricordano alcuni vecchi giochi: Il gioco delle biglie; l’albero della cuccagna; Il gioco dei cerchi; Il gioco della trottola; Il salto della corda; Il tiro alla fune; l’aquilone; la cavallina; la corsa con i sacchi; l’hula-hoop; la campana e il gioco di mosca cieca. "Con esso, i carabinieri vogliono far riscoprire (anche se per molti ragazzi si tratta di una vera e propria nuova scoperta) i  giochi della nostra infanzia. Un aiuto non solo per i nostri “figli smart e super tecnologici”, ma anche per stimolare e risvegliare molti genitori distratti dalla propria ‘vita social’, dimostrando un coinvolgimento attivo nel rapporto tra genitore e figli, condividendo i giochi da strada".

 

L'obiettivo

"Con esso, i Carabinieri vogliono far riscoprire, anche se per molti ragazzi si tratta di una vera e propria nuova scoperta e far valorizzare i  giochi della nostra infanzia, per esser d’aiuto non solo per i nostri “figli smart e super tecnologici”, ma potrebbe stimolare e risvegliare molti genitori distratti dalla propria ‘vita social’, dimostrando fattivamente un coinvolgimento attivo nel rapporto tra genitore e figli, condividendo i giochi da strada. Infatti, Il gioco stimola la creatività e la fantasia, apre la mente verso nuovi mondi fantastici, favorisce la tolleranza e il rispetto delle regole. L’amicizia è insita nel gioco di squadra, nell’educazione, e soprattutto nel rispetto verso l’altro, verso il nostro fratello.

Purtroppo i nuovi giochi non “meravigliano” più i ragazzi, soprattutto non fanno interagire i ragazzi come avveniva un tempo. Qualche anno fa, invece, la maggior parte dei giochi si facevano nei cortili e per strada, dove a pieno si viveva a pieno  il gruppo, il piacere di confrontarsi, di mettersi alla prova, cercando di superare tutte le difficoltà anche le più insignificanti: una vera e straordinaria palestra di vita".

La collaborazione dell' Azienda Sanitaria

"L’ambiziosa iniziativa è stata subito accolta dall’azienda sanitaria trentina, come testimonia la presenza del direttore generale, Paolo Bordon, che ha accompagnato i carabinieri nella loro inconsueta gioiosa irruzione, insieme al direttore dell’ospedale,  Mario Grattarola, e  alla direttrice della Pediatria, Annunziata di Palma. Il gesto, condiviso tra azienda sanitaria e arma dei carabinieri, ha avuto lo scopo di portare un po’ di sorrisi e di spensieratezza ai piccoli pazienti, avvicinandoli ai carabinieri che avranno accanto per tutto l’anno, grazie al calendario e le sue straordinarie e divertenti tavole satiriche, abilmente disegnate, come amici su cui poter contare ora e sempre, ricordando loro di vivere sempre il gioco con semplicità, condividendo all’aria aperta emozioni, connessioni reali e non virtuali". 

 













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