Violenza sulle donne le radici affondano nella cultura di massa 

Ciclo di incontri per affrontare le basi del problema Si parte oggi all’Urban Center incontrando Lorella Zanardo 



ROVERETO. Lorella Zanardo torna a Rovereto, oggi, per parlare del "corpo delle donne": e di come questo è (mal)trattato, anche nei mass media e nell'immaginario collettivo. Il tema della violenza sulle donne è purtroppo sempre all'ordine del giorno - ultimi sono gli scandali che emergono a Hollywood in questi giorni - e in vista del 25 novembre, giorno contro la violenza di genere, il Comune propone un ciclo di incontri di riflessione. Il primo appuntamento è proprio oggi, alle 18 all'Urban Center, con Lorella Zanardo, curatrice del documentario e della ricerca "Il corpo delle donne", che già alcuni anni fa pose in primo piano come l'immagine femminile viene utilizzata nei mass media. Un uso che degrada e rende ancora di più "oggetto" la donna. Il programma degli incontri nasce grazie alla partecipazione e al coinvolgimento di associazioni di Rovereto e non: oltre al Comune che ne è capofila, l’Osservatorio Cara Città Rovereto, la Casa delle Donne, Se non ora Quando Trentino, Fondazione Famiglia Materna, cooperativa Bellesini, associazione di promozione sociale Ruota Libera. Gli eventi non saranno solo di riflessione o dibattiti; si useranno anche linguaggi diversi, come il teatro, la danza o il cinema. L'obiettivo rimane lo stesso: rafforzare la conoscenza e le presa di coscienza di questo fenomeno della violenza di genere, vera e propria violazione dei diritti umani, anche di quelli più profondi, che spesso inizia in maniera subdola, attraverso piccole azioni quotidiane o l’utilizzo di un certo linguaggio. I dati del femminicidio sono preoccupanti: nel 2016 i casi di femminicidio sono stati 146. Negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740, di cui 1.251 (il 71,9%) in famiglia. Ai femminicidi poi, che sono la punta dell’iceberg, si aggiungono violenze quotidiane che sfuggono ai dati ma che, se non fermate in tempo, rischiano di fare altre vittime. Le statistiche dicono che una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale e nella maggioranza dei casi causata dal partner o da un familiare. Per questo gli incontri: la sensibilizzazione, anche nelle scuole, è fondamentale per risolvere un problema che è soprattutto culturale e sociale. (m.s.)

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