La protesta di Giulia Graziola 

«Tanti esclusi dai gruppi social del Patt»

Rovereto. Non ci sono tensioni soltanto nella sinistra ma anche tra gli autonomisti che a Rovereto si erano già spaccati sul nome di Francesco Valduga: con il candidato sindaco uscente è rimasto il...



Rovereto. Non ci sono tensioni soltanto nella sinistra ma anche tra gli autonomisti che a Rovereto si erano già spaccati sul nome di Francesco Valduga: con il candidato sindaco uscente è rimasto il Patt (che nel 2015 era suo avversario visto che stava con Miorandi del Pd) mentre nella coalizione di Andrea Zambelli ci sono gli Autonomisti popolari. Una spaccatura che ancora scotta e che produce effetti “collaterali”: «Come è capitato a me, è successo ad altri iscritti di venire esclusi dai gruppi Whatsapp e Facebook. La mia unica “colpa”, se così vogliamo definirla, è quella di aiutare nella comunicazione la coalizione di Zambelli: me l’hanno chiesto loro, visto che ho studiato graphic design e multimedia, e questo sarebbe anche il mio lavoro». Le affermazioni sono di Giulia Graziola, iscritta al partito delle stelle alpine e membro del direttivo roveretano che non va tanto leggera nei confronti dei “suoi”. Ma non pensa che ci sia “incompatibilità” tra l’essere iscritti al Patt e il suo lavoro per Zambelli? «Non sono candidata e nessuno mi ha chiesto la tessera comunque non capisco perché soltanto di recente sono stata esclusa dai gruppi social quando, eventualmente, potevano farlo ancora ad agosto. Avevo provato anche ad ottenere un incontro con i responsabili del Patt ma al di là di qualche messaggio non mi è stata data questa opportunità. Addirittura - puntualizza Graziola - mi era stata chiesta la disponibilità ad una candidatura ma io sono stata coerente: cinque anni fa non avevo supportato Valduga e non lo faccio ora. E tanti che la pensano come me hanno avuto lo stesso trattamento: esclusi dai gruppi social... Un comportamento poco democratico». G.R.













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