Scintille in aula tra le due anime Verdi 

L’assessore Previdi attacca Pozzer, astenuto: «Il partito è dalla mia parte». Il consigliere: «Rappresenti solo te stesso»



ROVERETO. Lo scontro tra le due anime dei Verdi si è consumato alle prime ore del mattino, sul finire della seduta del consiglio dedicato al bilancio, giusto al momento della dichiarazione di voto. Che per i Verdi, secondo l’assessore Mauro Previdi, è favorevole, mentre la posizione del consigliere verde Ruggero Pozzer, che si è astenuto, « non è condivisibile nel metodo e nel merito. Nel metodo: in quanto si tratta di una scelta di alcuni iscritti che fanno capo appunto al consigliere Pozzer e Pino Finocchiaro e che non è stata condivisa nelle sedi politiche opportune sottoponendola a tutti gli iscritti, ma solamente ad alcuni amici e “iscritti dell'ultima ora”; si tratta quindi di una presa di posizione personale che non è neppure condivisa dal Consiglio federale e dall'Esecutivo provinciale. Esecutivo che ha manifestato un totale appoggio al mio operato all'interno della giunta, in quanto in piena sintonia con lo spirito dei verdi provinciali stessi. Nel merito: in quanto questa amministrazione, che per bocca del Sindaco stesso ha sempre apprezzato la presenza di uno spirito ambientalista all'interno della sua compagine di governo, ha dato ai Verdi l'opportunità di poter esprimere a pieno titolo le proprie potenzialità nel realizzare una politica ambientalista integrata». Previdi cita la bonifica del rio Coste, il capping della discarica delle Zigherane, il contrasto delle emissioni odorigene, l'abbattimento degli ecomostri, il ripristino di aree verdi. Essere contrari, spiega Previdi, è incomprensibile, così come è, secondo l’assessore la posizione contraria di Pozzer alla ristrutturazione della Rsa di via Vannetti, già finanziata. Pozzer, data anche l’ora tarda, non ha replicato, nè intende farlo adesso: «Si qualificano da soli con questa modalità, non rispondo alle ingiurie personali. Sono uomo libero, senza interesse di parte. I Verdi hanno condiviso in modo democratico la posizione da me espressa in consiglio. A Previdi ho detto che in consiglio rappresenta solo se stesso. I verdi hanno nel loro dna la tutela del patrimonio ambientale e vegetale della città, della vivibilità per giovani e anziani. È questa la linea che portiamo avanti. Non sono contrario a tutto ciò che è stato stabilito, ma è mancata comunicazione, confronto e presa in considerazione delle proposte mosse da noi, che con i nostri voti abbiamo contribuito a eleggere il sindaco». Pino Finocchiaro è molto più duro: «Tirato in ballo da Migliarini e Previdi, non intento rispondere alle loro panzane e prendo in prestito un'espressione di Enrico Letta: "il mio silenzio esprime meglio il mio disprezzo". La stragrande maggioranza dei Verdi di Rovereto si riconosce nelle posizioni espresse da Pozzer, persona serena pacata e non astiosa, nella discussione sul bilancio in Consiglio Comunale. C'è anche nei Verdi di Rovereto una piccolissima minoranza che non accetta e non ha mai accettato questo ruolo e butta la palla in tribuna e la butta in rissa. Ma è arrivata l'ora di ristabilire la verità e la decenza. Le decisioni della stragrande maggioranza dei Verdi vanno rispettate da tutti. L'ultimo esempio eclatante è la decisione presa, a stragrande maggioranza, di aprire un confronto col sindaco sulla salvaguardia degli alberi di viale Trento e dei giardini di via Dante, compresa l'area cani, prima che nascesse il comitato "Salviamo gli alberi di viale Trento" e tutte le ottime iniziative che ne sono seguite. Solo l'ostracismo della minoranza dei Verdi ha impedito la conoscenza e la promozione della proposta. Non ci sono al mondo Verdi o ambientalisti che accetterebbero una strage di alberi come quella che si sta perpetrando a Rovereto».

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