Raccolte già duecento firme per ristrutturare la Vannetti 

Appello ai politici. La sottoscrizione promossa dalla presidente della struttura che denuncia l’inadeguatezza dell’edificio. All’appello hanno aderito dipendenti, resident, familiari e volontari



ROVERETO. Duecento firme a sostegno della ristrutturazione della "casa rossa". La petizione è rivolta al consiglio comunale, e ha come primi firmatari i componenti del Cda della Apsp Vannetti guidato dalla presidente Daniela Roner (che ha lanciato l'iniziativa): seguono circa duecento firme di amministratori, dipendenti, residenti, familiari e volontari della Rsa di via Vannetti. Qualunque scelta faccia il consiglio (anche, se proprio, il ritorno sulla nuova Rsa in via Ronchi), la petizione ricorda che i disagi causati dallo situazione della Rsa sono troppi, causa la vetustà della struttura, e che comunque ci vorrà una ristrutturazione.

Troppi i disagi

«Non si può accettare - si legge nell'appello - che 210 anziani accolti in via Vannetti abbiano in tutta la struttura una sola toilette accessibile per persone con disabilità, a piano terra, che costringe a fare la fila per accedervi; che il nucleo assistenziale per persone con demenza abbia un numero eccessivo di residenti costretti a rimanere in spazi comuni opprimenti, senza una finestra che affacci su un giardino e senza possibilità di uscita; che nel nucleo sanitario del primo piano, con pazienti in stato vegetativo a rischio di infezione nosocomiale, ci siano ancora stanze a quattro letti; e il quinto piano sia sprovvisto di sala da pranzo, cosa che costringe i residenti a scendere a piano terra per il pranzo e la cena; che le stanze da letto siano di dimensioni ridotte, con la conseguente difficoltà nelle manovre assistenziali e l’utilizzo dei corridoi come deposito di sedie a rotelle e carrelli; né che i bagni delle stanze siano non accessibili per persone con disabilità, al punto che le persone in sedia a rotelle non possono nemmeno lavarsi le mani e il viso nella loro stanza; che la carenza di locali di soggiorno nei piani obblighi a portare tutti nell'atrio a piano terra, con tempi di attesa davanti agli ascensori e disagi; che manchino spazi raccolti per momenti di intimità e per colloqui; che nei piani non sussistano locali adeguati per il personale di servizio". Un lungo elenco di problemi insiti nella storica "casa rossa", che potranno essere "solo attenuati" dall'apertura della Rsa di piazzale Defrancesco.

Una decisione definitiva

«Per via Vannetti - si legge nell'appello - chiediamo che venga presa ora, in via definitiva, una decisione politica efficace, risolutiva, scegliendo tra alternative credibili, in quanto supportate da certezza di copertura finanziaria e da possibilità di concretizzazione immediata. Troppe volte Rovereto ha visto sfumare nel nulla i progetti riguardanti l’attuale RSA di via Vannetti, con uno strascico di attese tradite e di sofferenza per chi risiede o lavora in via Vannetti». Se non si ristrutturerà presto la casa di riposo, ci saranno ulteriori costi, si legge nell'appello: «Se venisse persa questa occasione si dovranno mettere in conto, oltre al costo sociale del disagio di chi dovrà continuare a vivere e lavorare in via Vannetti, i costi degli interventi di manutenzione straordinaria per assicurare ancora per molti anni la funzionalità degli impianti e per sanare almeno i limiti strutturali più gravi dell’immobile», conclude il documento.













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