I RICHIEDENTI ASILO 

Profughi, in 45 al lavoro nelle squadre di pulizia

ROVERETO . Hanno ultimato il corso di formazione per la sicurezza sul lavoro, e così hanno potuto prendere servizio già lunedì i 45 richiedenti asilo che hanno aderito al progetto di volontariato...



ROVERETO . Hanno ultimato il corso di formazione per la sicurezza sul lavoro, e così hanno potuto prendere servizio già lunedì i 45 richiedenti asilo che hanno aderito al progetto di volontariato urbano. Divisi in squadre, si sono presi cura di alcuni angoli della città che meritavano maggior pulizia.

Il progetto terminerà a fine novembre 2018 ed ha lo scopo di rendere un servizio prezioso per la città - renderla più pulita, piacevole e ospitale - e favorire nel contempo l'integrazione nella comunità dei richiedenti asilo ospitati sul territorio comunale, dando loro la possibilità di condividere con altri un impegno civico,. Ma è anche una sorta di introduzione al lavoro, che consente di imparare nell’occasione anche una serie di abitudini locali.

L'ambito di azione del progetto riguarda la pulizia di strade, aree verdi e parchi. In azione ci sono cinque squadre, che si divideranno le varie zone della città: Marco, Lizzana, Lizanella, Centro/nord e Centro/sud.

Le squadre dei volontari sono articolate in tre turni di otto settimane e ciascun operatore lavora per tre ore al giorno, nella fascia della mattina (dalle 9 a mezzogiorno).

Ogni squadra è composta da un operaio (assunto da cooperativa Jobs nell'ambito del Fondo Straordinario a sostegno dell'Occupazione del Comune) assieme a tre volontari (richiedenti asilo) per squadra, più coordinatore della cooperativa Jobs.

Per gli stranieri è un’occasione per familiarizzare con una città a loro in gran parte sconosciuta, ma anche una forma di introduzione nella comunità che li ospita, cedendo in cambio qualche ora di lavoro gratuito. Un’opera apprezzata anche dai cittadini, che possono vedere con occhio diverso questi ragazzi arrivati da paesi lontani e disposti a mettersi in gioco per costruirsi un futuro migliore.













Scuola & Ricerca

In primo piano