Per tentato furto due diciassettenni finiscono nei guai

Rovereto. Il rafforzamento della vigilanza ordinato dal questore di Trento per prevenire i furti in appartamento - che saranno pure in calo ma rappresentano una delle maggiori preoccupazioni per il...



Rovereto. Il rafforzamento della vigilanza ordinato dal questore di Trento per prevenire i furti in appartamento - che saranno pure in calo ma rappresentano una delle maggiori preoccupazioni per il cittadino medio - ha iniziato a dare i primi frutti. Due giovani sono stati sorpresi mentre tentavano di introdursi in alcune case della zona di via Pasubio e, messi in fuga, sono stati rintracciato dalla pattuglia del commissariato.

È accaduto l’altro giorno attorno alle 16, quando i due minorenni sono stati avvistati da un residente, che li ha seguiti a distanza osservandoli mentre si introducevano nei giardini di alcune case. Il testimone, preoccupato, ha chiamato il 112 che ha messo in movimento la macchina della polizia e i carabinieri: mentre i secondi si precipitavano sul posto per acquisire altri elementi, però, i due ragazzi, vistisi scoperti, si sono dati alla fuga cercando di far perdere le proprie tracce nelle campagne tra via Coslop e il complesso di Trentino Sviluppo in via Zeni. I due fuggiaschi sono infatti stati fermati proprio dietro ai capannoni, e si sono arresi solo quando hanno capito che tutte le vie di fuga erano state sbarrate dalle forze dell’ordine. I due sono stati così accompagnati in commissariato e fotosegnalati.

È stato in questo modo che si è scoperto trattarsi di minori, dato che nessuno dei due aveva i documenti. Si trattava di due diciassettenni di origine croata, senza fissa dimora.

Peraltro, uno dei due aveva rilasciato false generalità mentendo sulla data di nascita. Il ragazzo sosteneva infatti di avere solo tredici anni, ma lo stesso escamotage “distrattivo” lo doveva avere utilizzato in un’altra occasione tempo addietro, quando era stato fermato a Rimini in circostanze analoghe, e parendo agli agenti poco credibile l’età dichiarata, era stato sottoposto per ordine della magistratura riminese ad un accertamento radiologico del polso, per risalire in base alla sua struttura ossea alla sua vera età. Che era infatti risultata di diciassette anni, età che poi risulta in effetti agli atti .

I due giovanissimi sono stati dunque denunciati per tentato furto in abitazione e poi rimessi in libertà.













Scuola & Ricerca

In primo piano